Malpensa - 11 dicembre 2024, 16:14

Malpensa, le nuove rotte restano in sospeso: tavolo tecnico rinviato a gennaio

Decisione posticipata per approfondire soluzioni condivise: le nuove traiettorie potrebbero migliorare la vita di migliaia di residenti, ma restano ancora nodi da sciogliere per alcune comunità

La commissione aeroportuale convocata oggi a Malpensa per decidere sulle nuove rotte di decollo, che avrebbero dovuto essere votate, ha rinviato la decisione a metà o fine gennaio 2025. La scelta di posticipare la votazione, emersa su proposta della direttrice di ENAC, mira a favorire l’istituzione di un tavolo tecnico per analizzare ulteriormente le proposte e individuare soluzioni che tengano conto delle esigenze dei territori coinvolti senza però stravolgere le rotte sperimentate negli ultimi mesi.

La situazione attuale: benefici e criticità

Al centro del dibattito ci sono le rotte SID (Standard Instrument Departure) sperimentate da aprile a novembre 2024. Queste nuove traiettorie, studiate per ridurre l’impatto acustico sui residenti, hanno migliorato la qualità della vita per circa 3.000 persone, con un beneficio tangibile per i cittadini di Somma Lombardo, Lonate Pozzolo e Casorate Sempione. Tuttavia, alcune comunità, come quella di Arsago Seprio e delle frazioni di Maddalena e Coarezza, hanno lamentato un aumento del rumore, sebbene entro i limiti di legge.

I dati presentati da ARPA evidenziano come, ad esempio, a Somma Lombardo ci siano stati miglioramenti significativi per 1.780 residenti, con una riduzione del rumore percepito tra 55 e 65 decibel. Al contrario, per zone come Coarezza e alcune aree del Nord-Ovest, le criticità persistono, spingendo alcune parti coinvolte, tra cui il comitato di Coarezza, a richiedere correttivi e soluzioni condivise.

Le dichiarazioni dei sindaci

Durante la riunione, Stefano Bellaria, sindaco di Somma Lombardo e presidente del turno del CUV (Consorzio Urbanistico Volontario), ha commentato: “Oggi, dopo un’ampia e frizzante discussione, la commissione aeroportuale ha deciso di non votare gli scenari e di spostare la discussione a gennaio, questo per consentire di analizzare alcune proposte di modifica rispetto agli scenari in essere. Proposte emerse sia durante le assemblee pubbliche sia nei confronti tra amministrazioni. L’obiettivo è quello di applicare i migliori scenari possibili. Nel frattempo, restano in vigore le rotte antecedenti la sperimentazione. Personalmente reputo questa una saggia decisione”.

Alessandro Ferrazzi, sindaco di Samarate, comune marginalmente interessato, ha sottolineato: “Nonostante i dati positivi confermati da ENAC, persistono posizioni contrastanti. L’auspicio è di trovare un accordo comune per il beneficio di tutti i territori coinvolti”.

Anche Andrea Cassani, sindaco di Gallarate, pur non coinvolto direttamente, ha espresso la sua opinione come segretario provinciale della Lega: “Nelle ultime riunioni sono state date risposte convincenti alle perplessità evidenziate nelle scorse settimane. L’esito della sperimentazione ha portato risultati migliori rispetto al passato. È chiaro che tutto è perfettibile e si sta lavorando per trovare soluzioni che accontentino tutti. Spero che a gennaio si arrivi all’approvazione di scenari che migliorino la vita di tanti cittadini”.

Verso gennaio: equilibrio tra sviluppo aeroportuale e benessere delle comunità

La decisione di rinviare la votazione riflette la necessità di bilanciare gli interessi dell’operatività aeroportuale con le esigenze delle popolazioni locali. Il percorso non è privo di ostacoli, ma le nuove rotte rappresentano un’opportunità per ridurre progressivamente l’impatto acustico di Malpensa, migliorando la vivibilità del territorio senza compromettere la crescita economica e l’efficienza operativa dello scalo.

Il prossimo appuntamento a gennaio sarà cruciale: il tavolo tecnico avrà il compito di individuare correttivi che consentano di allineare le posizioni e arrivare a una soluzione condivisa. Per ora, restano in vigore le rotte antecedenti la sperimentazione, mentre la ricerca di un equilibrio tra lo sviluppo aeroportuale e la qualità della vita delle comunità, prosegue.

Alice Mometti