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Busto Arsizio | 10 dicembre 2024, 07:44

Salvi i falò di Giöbia e Sant’Antonio. Caruso annuncia, i territori esultano

L’assessore regionale ha comunicato che alle ricorrenze della tradizione popolare non si applicano le limitazioni in materia di accensione dei fuochi. La soddisfazione degli esponenti di FdI di Busto, Varese e Gallarate

Salvi i falò di Giöbia e Sant’Antonio. Caruso annuncia, i territori esultano

Nuove disposizioni per i cosiddetti “fuochi storici”. Alle manifestazioni di rievocazione storica e alle ricorrenze della tradizione popolare non si applicano le limitazioni in materia di accensione di fuochi previste dal “Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza” e dalle norme in materia ambientale. Lo ha comunicato formalmente alla giunta regionale l’assessore alla Cultura, Francesca Caruso, prendendo atto di quanto prevede la norma nazionale in vigore dallo scorso 1° novembre 2024.
Si esulta sui territori, da Busto Arsizio a Varese a Gallarate: i falò di Giöbia e Sant’Antonio sono salvi.

Assessore Caruso: «Maggior chiarezza»

Alla luce di quanto previsto dalla legge nazionale “Disposizioni in materia di manifestazioni di rievocazione storica e delega al governo per l'adozione di norme per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale”, l’accensione di falò non è da considerare attività riconducibile alla disciplina sui rifiuti se effettuata in occasione di manifestazioni di rievocazione storica o comunque di eventi attinenti ai rituali calendariali della tradizione popolare.
Le autorità locali dovranno comunque assicurare e monitorare il rispetto delle norme vigenti, anche prevedendo le eventuali e necessarie prescrizioni a garanzia della sicurezza dei cittadini e dell’ambiente.

«Prendiamo atto con favore – afferma l’assessore regionale alla Cultura, l’assessore Caruso – di quanto previsto da questa norma, che ha regolamentato un ambito molto importante anche per la Lombardia. Sul nostro territorio, infatti, esistono tantissime manifestazioni che, per tradizione popolare, prevedono l'accensione di fuochi. Adesso vi è certamente maggior chiarezza al riguardo, fermo restando che le autorità dovranno comunque impegnarsi a controllare che vengano rispettati gli standard di sicurezza previsti dalla normativa vigente».

Cozzi (Busto): «Tradizioni tutelate»

«La recente normativa nazionale che regolamenta i “fuochi storici”, accolta con entusiasmo dall’assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Francesca Caruso, rappresenta un importante passo avanti nella tutela e valorizzazione delle tradizioni popolari italiane – spiega Claudia Cozzi, consigliera comunale di Fratelli d’Italia a Busto Arsizio –. Un riconoscimento al valore storico e comunitario. La normativa approvata lo scorso 1° novembre 2024 sottolinea come l’accensione dei falò durante eventi tradizionali non possa essere equiparata a un’attività potenzialmente dannosa per l’ambiente, bensì debba essere interpretata come una manifestazione del patrimonio culturale immateriale da preservare e valorizzare. Una regolamentazione chiara e sicura. Siamo altresì favorevoli all’impegno richiesto alle autorità locali nel monitorare il rispetto delle norme di sicurezza e ambientali. Questa norma non solo protegge le tradizioni popolari, ma promuove anche il dialogo tra passato e presente, stimolando la partecipazione collettiva e rafforzando il senso di comunità».

Giordano (Varese): «Il rito può e deve continuare»

«Finalmente con l'intervento dell'assessore Caruso, applicando le regole di salvaguardia nell'interesse e tutela di tradizioni storiche e popolare come i Falò di Sant'Antonio, anche in Regione Lombardia e quindi a Varese si è sciolto ogni dubbio con l'applicazione della deroga al codice ambientale – osserva Salvatore Giordano, capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio comunale di Varese –. Il rito varesino può e deve continuare a essere un segnale e un augurio per i nostri giovani, il fuoco ardente non è un fuoco fine a se stesso, è un riferimento storico e un valore umano che insieme fanno l'identità degli italiani».

Colombo (Gallarate): «Attenzione a storia e cultura»

«Accogliamo con positività la comunicazione dell'assessore regionale alla cultura Francesca Caruso in relazione alle disposizioni che riguardano le rievocazioni storiche – il commento di Marco Colombo, presidente del Consiglio comunale di Gallarate e consigliere provinciale di Fratelli d’Italia –. Non si tratta solo di un tecnicismo o di un mero atto burocratico, ma quello che si evince è una attenzione particolare a tutto ciò che riguarda la nostra storia e la nostra cultura. In un momento in cui le tradizioni locali vacillano a discapito di festività esterofile più "commerciali", l'attenzione rivolta ad eventi come la Gioeubia ci fanno ben sperare e capire quanto sia alta la volontà di preservarle».

Redazione

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