Busto Arsizio - 10 dicembre 2024, 13:00

Judo, Bucci sul podio da solo e in squadra: «Dedicato alle mie due donne speciali»

Seconda piazza ai Campionati italiani Master per la rappresentativa della Lombardia. Tra i convocati anche il judoka viceispettore della Polizia di Stato al Commissariato di Busto, che ha gareggiato nel giorno dell’anniversario di nozze e poco dopo la scomparsa della cara nonna

Si chiude con la seconda piazza ai Campionati italiani a squadre Master e il terzo posto nella classifica generale del Trofeo Italia Master la stagione di Armando Bucci.
Un 2024 sportivo da ricordare per il judoka, viceispettore della Polizia di Stato al Commissariato di Busto Arsizio.

Proprio le buone prestazioni conseguite nelle prove del Grand Prix gli sono valse la convocazione con la rappresentativa della Lombardia: «Un piacere gareggiare per la regione che mi ha accolto», dice Bucci, originario della Puglia. La sfida a squadre, tra l’altro, si è tenuta nel giorno dell’anniversario di nozze e solo tre giorni dopo la scomparsa della nonna. Un momento intenso, dunque, culminato con un bel risultato da dedicare a due donne speciali della sua vita.

«Un onore rappresentare la Lombardia»

I Campionati italiani a squadre Master di judo si sono disputati sabato scorso, 7 dicembre, a Ostia Lido. La rappresentativa lombarda ha superato ai quarti la Toscana (5-4) e la Kodokan Samurai Spello (5-1) in semifinale, arrendendosi in finale al Judo Mestre 2001 per un solo punto (5-4).
Un secondo gradino del podio che soddisfa l’agente e atleta di Busto: «Da pugliese devo tanto alla Lombardia – spiega –. È stato un onore rappresentare la regione che mi accoglie dal 2012. La convocazione probabilmente è il frutto dei risultati ottenuti quest’anno».

Le tre prove del Grand Prix – dopo i “calcoli” della Federazione – sono valsi allo sportivo classe ’87, che si allena col maestro Angelo Margarone del Judo Club Legnano, la terza posizione della classifica generale del Trofeo Italia Master.
La gara a squadre della scorsa settimana, invece, è stata una novità per Bucci: «Siamo partiti come sconosciuti e, incontro dopo incontro, siamo diventati a tutti gli effetti una squadra. È stato molto bello».

Il papà: «Vai e vinci per tutti noi»

La prova dello scorso fine settimana ha rappresentato un crogiolo di emozioni per Bucci. «Quando è arrivata la convocazione ero un po’ incerto sulla partecipazione– rivela –.  Il 7 dicembre è il giorno del mio anniversario di nozze. Mia moglie Eneda mi ha spronato fino all’ultimo, il suo sostegno è stato fondamentale. Era doveroso vincere anche per lei, dovrebbero darle la medaglia».

Inoltre, solo tre giorni prima delle gare, purtroppo l’atleta aveva perso la nonna Anna. «Mi sentivo confuso, indeciso», rivela. Decisivo anche il supporto di papà Louis, fondatore di una società di arti marziali grazie alla quale Armando si è appassionato al judo fin da piccolissimo: «Mi ha detto di andare a Roma e vincere per tutti noi». Così Bucci ha potuto dedicare un bel risultato alla moglie Eneda e alla cara nonna Anna.

Riccardo Canetta