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Sport | 09 dicembre 2024, 16:25

La storia dell'Italia sulle due ruote di un motorino: il Motoclub Bustese la racconta e fa del bene

Nel prossimo weekend al Museo del Tessile è in programma “Cinquantini... due ruote in libertà”, mostra a fine benefico organizzata dallo storico club bustocco. Un centinaio di ciclomotori e altri mezzi a due (e anche quattro) ruote saranno in esposizione

Sabato e domenica il Museo del Tessile si popolerà dei “mitici” cinquantini, oggetto della annuale mostra del Motoclub Bestese, che quest'anno ha spento 102 candeline. Nel corso degli ultimi anni, l'associazione attualmente presieduta da Giorgio Giani ha scelto un tema sempre diverso per l'iniziativa a ridosso delle festività natalizie. Per questa edizione 2024, appunto, la scelta è ricaduta sui cinquantini, un mezzo di trasporto che ha accompagnato l'Italia nel suo periodo di rinascita dopo la fine della seconda guerra mondiale, evolvendosi insieme alla società. 

«Il cinquantino si diffuse negli anni '50, quando venne aggiunto un piccolo motore ausiliario alle biciclette e veniva usato per semplificare gli spostamenti – spiega Giani – Successivamente, poi, è diventato un oggetto di divertimento, colorato come lo erano gli edonistici anni '80 della “Milano da bere”. In quei decenni, prima di essere sostituiti da un altro tipo di ciclomotori, hanno subìto una evoluzione tecnica e stilistica che segue il costume italiano, un pezzo di storia della nostra società». 

La mostra, che ha il patrocinio del comune di Busto Arsizio, sarà aperta dalle 10 alle 20.30 di sabato 14 dicembre e, il giorno successivo, dalle 9 alle 18.30, con ingresso libero. Sarà però possibile partecipare alla raccolta fondi attivata anche quest'anno dal Bustese; il ricavato verrà devoluto al Centro diurno disabili Ada Negri di Busto Arsizio e alla Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica, delegazione Miriam Colombo. «Con quest'ultima Fondazione collaboriamo da anni – spiega il segretario Alfio Crespi – Ne è affetta la figlia di un nostro socio bustocco, che proprio per motivi di salute ha trasferito la famiglia a Ospedaletti, dove c'è un clima più adatto. Proprio grazie alla sua testimonianza sappiamo che la ricerca funziona e lei, affetta da quella che è una malattia molto particolare, sta sicuramente meglio rispetto a prima».

L'associazione esporrà tante delle sue moto, punti di forza di una collezione infinita che ha ricevuto apprezzamenti da tutta Europa e perfino da Australia e Nuova Zelanda. A impreziosire l'iniziativa interverranno Nico Cereghini, Marco Riccardi e Giorgio Sarti, a testimonianza dell'importanza di una motoclub che ha pochi eguali in Lombardia e in tutta Italia, ha più di quattrocento iscritti, tra cui il sindaco di Busto Emanuele Antonelli, a cui è stata consegnata la tessera proprio nel corso della presentazione dell'evento, e dell'ex campione del mondo di Formula 1 Jacques Villeneuve, figlio del celeberrimo Gilles, che in Italia ha casa a Somma Lombardo.

«Dopo 102 anni di storia del nostro motoclub – chiosa Giani - , celebriamo con orgoglio le nostre radici ma guardiamo anche al futuro con fiducia. Siamo una associazione “trasgressiva”, farne parte vuol dire abbracciare il nostro modus vivendi. Tra l'altro non è un club di soli uomini, anche le donne partecipano attivamente alle nostre iniziative. Al di là della nostra età biologica, quella psicologica è molto giovane: ci troviamo oggi con lo stesso spirito di quando eravamo adolescenti e ci poniamo al futuro con entusiasmo. Dopo la fine di questa mostra, ultimo atto del 2024, festeggeremo, ma subito dopo inizieremo a programmare le iniziative per il 2025». 

L'assessore Luca Folegani ha sottolineato l'ottimo lavoro fatto dal motoclub e ha ribadito la volontà di lavorare in sinergia con l'associazione. «È molto bello allacciare lo sport a cultura e solidarietà – commenta il vicesindaco - , proseguiremo l'interlocuzione tra amministrazione e una così importante realtà associativa per organizzare altri eventi nel corso dell'anno».

Giovanni Ferrario

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