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Attualità | 06 dicembre 2024, 17:09

Una malattia non identificata in Congo sta provocando vittime. L'Oms: «Ipotesi agente patogeno respiratorio»

Si indaga sull'origine di un morbo sconosciuto scoppiato nella Repubblica democratica del Congo. Il ministero della Salute: «Mai sottovalutazione, ma neanche allarme»

Una malattia non identificata in Congo sta provocando vittime. L'Oms: «Ipotesi agente patogeno respiratorio»

Un virus come Covid e influenza ma non si escludono possibilità, allo studio anche malaria, morbillo e altre potenziali cause. "Un agente patogeno respiratorio, come l'influenza o il Covid-19, è oggetto di studio come possibile causa" della 'malattia X' che sta provocando diversi morti nella Repubblica democratica del Congo. 

A spiegarlo è l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in una nota in cui fa il punto della situazione e annuncia di aver inviato un team di esperti per indagare sull'origine della malattia sconosciuta. I test sono in corso e si esplorano più ipotesi. Oltre a un patogeno respiratorio, puntualizza l'agenzia Onu, anche "la malaria, il morbillo e altri" microrganismi sono sotto esame.

Fino a quando non ci saranno i risultati dei test di laboratorio eseguiti, la causa non potrà essere chiarita e viene considerata non identificata, spiegano gli esperti. "L'Oms condividerà ulteriori informazioni sul lavoro in corso per identificare la malattia non appena disponibili", assicurano dall'agenzia.

Sul tema è intervenuto, via Facebook, anche il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia: "Sono 5 anni che teniamo la barra dritta e che cerchiamo disperatamente di tenere l'equilibrio necessario. Attenzione, mai sottovalutazione, ma mai allarme. Soprattutto quando ingiustificato o per lo meno prematuro. Ribadiamo, come diciamo da tempo: quello che accade in un mondo globalizzato e nel quale c'è grande mobilità, ci interessa, eccome". 

"Dobbiamo sempre guardare oltre il nostro cortile, come sempre abbiamo fatto - aggiunge - Come ministero, cosi come già comunicato dal nostro ufficio stampa e dal dipartimento, abbiamo immediatamente attivato le procedure di innalzamento della nostra attenzione in porti ed aeroporti attraverso gli Usmaf, come fatto con successo con la Dengue e come ancora, a suo tempo, come Spallanzani con la pratica 'biglietto-tampone'. Quindi aeroporti e porti sicuri - conclude l'ex direttore dell'Inmi Spallanzani - Continueremo in questa direzione, ma ai cittadini ripetiamo, anche perché non ci sono voli diretti con il Congo: nessun allarme".

L'Italia intanto alza il livello di attenzione sulla malattia di origine sconosciuta che ha portato a oltre 70 decessi nella Repubblica democratica del Congo. Le Usmaf - gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera del ministero della Salute, che si occupano del controllo sanitario su passeggeri e merci - a quanto apprende l'Adnkronos Salute, sono state allertate anche se non esistono voli diretti.

Non c'è nessun allarme per l'Italia, ma le Usmaf - come accade in tempi di globalizzazione e di mobilità internazionale - hanno ricevuto la comunicazione su quanto sta accadendo in Congo e sugli eventuali sviluppi da parte delle autorità sanitarie internazionali.

(Lus/Adnkronos Salute)

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