La FP-CGIL ancia un appello per il reparto Hospice dell’Ospedale di Varese, dove le problematiche relative alla gestione delle chiamate notturne da parte degli infermieri rischiano di compromettere la qualità dell'assistenza ai pazienti ricoverati. La Confederazione Sindacale sollecita un intervento diretto del Direttore Generale, Giuseppe Micale, per risolvere questa criticità e garantire un supporto adeguato al personale, evitando che questi problemi continuino a danneggiare il servizio e la motivazione degli operatori. Riceviamo e pubblichiamo.
«La situazione attuale della ASST dei Sette Laghi continua a destare grande preoccupazione. Le criticità esistenti, numerose e rilevanti, non dipendono solo ed unicamente da fattori esterni, come erroneamente talvolta si vuole attribuire, ma anche da difficoltà interne che, anche se risolvibili, rimangono inspiegabilmente sospese nel limbo della indecisione.
Il reparto HOSPICE di Varese rappresenta un caso emblematico. Tale struttura, oltre che occuparsi dei pazienti ricoverati, fornisce un servizio di assistenza a domicilio, garantendo un supporto fondamentale per i pazienti e le loro famiglie. Tuttavia, dalle ore 20 alle 8 del mattino successivo, gli infermieri del reparto sono chiamati a gestire anche le telefonate di familiari preoccupati per le condizioni dei pazienti assistiti a domicilio.
Questa situazione genera inevitabili interferenze con l'attività di cura all'interno del reparto stesso, sottraendo di conseguenza risorse ed attenzione ai pazienti ricoverati. Inoltre, le richieste avanzate telefonicamente possono talvolta implicare interventi complessi, come la modifica di terapie, che richiederebbero il coinvolgimento di altri professionisti sanitari, al momento non presenti nel reparto durante le ore notturne.
Ciò che colpisce è che questa criticità non deriva da problematiche strutturali o da complessi processi di riorganizzazione. La soluzione praticabile parrebbe quella di individuare il personale dedicato alla gestione delle chiamate durante le ore notturne, evitando così di gravare ulteriormente sugli infermieri del reparto.
La FP-CGIL ritiene che non esistano problemi realmente irrisolvibili, purché vi sia la volontà di affrontarli con determinazione. L’assenza di interventi concreti non fa che esasperare il personale coinvolto, favorendo il rischio di fughe verso contesti lavorativi più favorevoli.
Per quanto esposto, si chiede al Direttore Generale Dott. Micale, di intervenire personalmente per risolvere questa criticità, dimostrando che anche un problema apparentemente “piccolo” può trovare una soluzione concreta. Un intervento tempestivo rappresenterebbe un segnale importante di attenzione e sensibilità nei confronti del personale infermieristico, confermando il valore attribuito al loro impegno quotidiano e alla qualità del servizio offerto presso il reparto HOSPICE».