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Economia | 05 dicembre 2024, 20:47

VIDEO. Raccontare aziende e territorio in modo diverso: un successo lungo 25 anni applaudito in una casa speciale come la Pro Patria Scherma

In tanti questa sera a Busto Arsizio hanno voluto festeggiare il compleanno di Varesefocus: così economia, cultura, sport e storia si uniscono e rilanciano la missione per il futuro

La voce delle aziende e del territorio, nata 25 anni fa da una brillante intuizione: Varesefocus, rivista di Confindustria Varese, ha festeggiato questo compleanno importante a Busto Arsizio, nella sede della Pro Patria Scherma. Un gesto che assume più di un significato. Perché accanto al presidente dell'associazione datoriale Roberto Grassi c'è Marino Vago, che la guidava allora e che fece partire questo racconto capace di stimolare una provincia a credere in se stessa, anche negli aspetti meno noti a volte dagli stessi abitanti. Ma Vago è anche presidente della Pro Patria Scherma e proprio la sua sede è stata scelta come cornice non a caso.

Un luogo dove si fa sport, si formano le future generazioni, si coltiva la storia, si fa team building: un perfetto punto di incontro che questa sera sprigionava tutto il suo fascino più che mai. Ma storia significa anche cultura, di qui la successiva chance di visitare quella perla che è il museo della scherma, un'eccellenza internazionale di cui Busto si può vantare. 

In via Galvani una festa nel segno dell'orgoglio di ciò che si è fatto, ma anche ricca degli stimoli verso il futuro.  Prima dei discorsi, conversazione e aperitivo conviviale con intrattenimento musicale di Tommaso Losito. Presente per il Comune l'assessore alla Cultura Manuela Maffioli. poi spazio ai discorsi, tutt'altro che formali. Introduce Silvia Giovannini che rammenta come questa rivista sia nata per e con il territorio e abbia tanti ingredienti. Quindi il presidente Grassi: «Un momento importante, Varesefocus ha saputo raccontare la cultura d'impresa in questo territorio».

Cultura, comunicazione «che ora fa parte della nostra vita quotidiana - sottolinea Vago - ma allora nasceva dalla necessità e dalla voglia di raccontare le imprese in un modo diverso».

Si unisce con naturalezza a questo momento speciale la pagina del museo, una chicca tutta da scoprire, «perché esprime l'evoluzione della scherma da arma di combattimento fino allo sport co tutti i successi che ha dato». General manager della società Marta Cammilletti, campionessa e imprenditrice. Al suo fianco il maestro Giancarlo Toran, che profondamente ha creduto nel museo.

Marta Cammilletti ha accolto così i numeri presenti: «Benvenuti a casa, il nostro club ha origini antichissime perché nasce nel 1881 e nel 1952 diventiamo ufficialmente autonomi. Questa tradizione ci ha permesso di raggiungere risultati meravigliosi come 18 titoli mondiali, 119 nazionali». Ma oltre le medaglie c'è «tutto l'ecosistema del mondo Pro Patria». Oltre alla scherma agonistica, ci sono tante attività, per i bambini e non solo, o il grande impegno per gli atleti paralimpici.

Tra i momenti emozionanti il ricordo, da parte del direttore responsabile Davide Cionfrini (quello editoriale è Silvia Pagani), di Mauro Luoni e una promessa: avanti con la stessa passione, con strumenti nuovi come quello digitale.

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Marilena Lualdi

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