Sarà un appuntamento tutto dedicato alla storia della medicina la conferenza organizzata dall’Università cittadina per la cultura popolare a Busto mercoledì 4 dicembre (ore 15.30). A sviscerare la storia della scienza di Ippocrate sarà il dottor Francesco D’Errico che racconterà una storia che affonda le radici nella mitologia e nelle pratiche sacerdotali, diventando poi una scienza umana con Ippocrate. Ma l’incontro sarà centrato in particolare sulla storia della chirurgia, branca della medicina, che si sviluppa con le ricerche, le conoscenze, le scoperte dalla evoluzione della mente umana.
«In ogni epoca sono esistiti personaggi che hanno contribuito alla identificazione della chirurgia attraverso studi sulla composizione e struttura del corpo umano – afferma il relatore - gli studi pubblicati nel Rinascimento attraverso la tavole anatomiche di Leonardo hanno dato una spinta verso una chirurgia gestita da chirurghi riconosciuti nel ruolo dopo definizioni "vaghe" di professionalita' dal norcino al cerusico».
Poi si parlerà anche delle prime scuole e delle Università che hanno sancito il giusto ruolo del chirurgo con l'anestesia, la asepsi. «Agli inizi del XX secolo la chirurgia si è manifestata in tutti i settori con l'introduzione delle indagini diagnostiche – prosegue - il passo successivo nella seconda metà del XX secolo quando abbiamo avuto i primi trapianti di organo: penso che tutti noi ricordiamo l’emozione di fronte al trapianto di cuore effettuato dal chirurgo sudafricano Christian Barnard il 3 dicembre 1967; da allora grandi passi in avanti e crescita di speranza per molti malati».
E poi le ultime frontiere. «Sono quelle della chirurgia mininvasiva e persino della chirurgia robotica – conclude - ma anche in questo caso i tentativi di eliminare la figura del chirurgo sono per ora parzialmente falliti nonostante l'arrivo della intelligenza artificiale».