Politica - 03 dicembre 2024, 12:39

VIDEO. Bagarre in Consiglio regionale. Rissa sfiorata tra La Russa e Majorino

Tensione durante la discussione sulla mozione di censura nei confronti dell’assessore alla Sicurezza. Seduta sospesa e, dopo “il Var”, censura per il capogruppo dem. Sull’esponente della giunta deciderà Fontana

Tensione questa mattina in Consiglio regionale durante la discussione sulla mozione di censura nei confronti dell’assessore alla sicurezza Romano La Russa. Rissa sfiorata tra l’esponente di Fratelli d’Italia della giunta lombarda e il capogruppo del Partito Democratico Pierfrancesco Majorino.

Nella sua replica alle opposizioni, che avevano presentato la mozione per via di alcune dichiarazioni in aula ritenute offensive, La Russa ha parlato della «vostra matrice violenta che arriva dagli anni Settanta», facendo anche riferimenti agli «antenati» di un consigliere.

A quel punto, Majorino è scattato verso i banchi della giunta e ha strappato il microfono all’assessore, che di rimando lo ha spintonato. Ed è scoppiata la bagarre: i due sono stati separati da colleghi e commessi. La seduta, presieduta dal varesino Giacomo Cosentino, è stata sospesa.

A quel punto, l’ufficio di presidenza si è spostato nella saletta della segreteria attigua all’aula consiliare, che si è trasformata in una “sala Var”.
Dopo aver visionato le riprese video, l’Udp, come comunicato dal vicepresidente Cosentino alla ripresa dei lavori, ha deciso di censurare Majorino «per aver allontanato il microfono durante l’intervento dell’assessore La Russa e aver persistito nel comportamento nonostante i richiami della presidenza».

Per quanto riguarda La Russa, è stata inoltrata «nota formale» al governatore Attilio Fontana «in ordine alla inaccettabile reazione fisica nei confronti del consigliere Majorino e alle offensive dichiarazioni nei confronti dei consiglieri di minoranza». Si chiede dunque al presidente della Regione di valutare «l’adozione delle misure che riterrà opportune nei confronti dell’assessore La Russa al fine di contribuire al mantenimento di un confronto civile all’interno dell’aula».

Riccardo Canetta