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Cronaca | 30 novembre 2024, 09:10

Operazione "Tom & Jerry": arrestate sei persone per detenzione e spaccio di stupefacenti. Perquisizioni anche in provincia di Varese

Nel corso dell'indagine portata avanti dalla squadra mobile di Savona sono stati complessivamente sequestrati 32 chili di hashish e uno di cocaina. Sul nostro territorio ritrovate altre sostanza stupefacenti, materiale per il confezionamento, denaro contate e telefoni cellulari

(foto d'archivio)

(foto d'archivio)

I poliziotti della Squadra Mobile hanno eseguito ieri l’ordinanza del Gip del Tribunale di Savona, emessa su richiesta della Procura, con cui è stata disposta la misura cautelare in carcere a carico di 5 persone, quasi tutte nordafricane, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’operazione rappresenta la fase conclusiva di una complessa attività di indagine svolta dalla Squadra Mobile dal luglio 2023, su una rete di spaccio attiva nella zona di Albenga e gestita da stranieri, prevalentemente marocchini.

Nel corso dell’attività di indagine, protrattasi per quasi un anno, sono stati complessivamente sequestrati, a carico di diversi soggetti e in diversi archi temporali, circa 32 chili di hashish e un chilo di cocaina e sono stati eseguiti 4 arresti in flagranza di reato.

Sono state inoltre eseguite tra Savona, Bologna e Varese mirate perquisizioni a carico degli indagati che hanno consentito di sequestrare ulteriore sostanza stupefacente, materiale per il confezionamento, vari telefoni cellulari e contanti. Nel corso dell’operazione è stato arrestato per detenzione a fini di spaccio un altro marocchino trovato con cocaina e hashish, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento dello stupefacente e documentazione contabile relativa all’attività illecita e denaro. Ulteriori 5 sono stati denunciati.

Durante le indagini sarebbe emerso che una delle persone colpite da ordinanza di custodia cautelare, dall’interno del carcere dove si trova detenuto, sarebbe riuscito a dare indicazioni ai propri complici sulla gestione della attività criminose, anche utilizzando dei cellulari che sarebbero stati introdotti nel carcere, pertanto sono state effettuate all’interno dell’istituto carcerario alcune perquisizioni.

"La sicurezza dei cittadini è da sempre una nostra priorità. Per noi è importante far sapere che possono contare sul nostro intervento quando vengono segnalate situazioni di criticità per la sicurezza - ha detto il Questore - Questa indagine, realizzata in stretta sinergia con la locale Autorità Giudiziaria, ha colpito una rete criminale che gestiva una consistente attività di spaccio di stupefacenti, ne ha individuato i presunti responsabili, togliendoli dalle nostre strade".

(Sil/Adnkronos)

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