Protagonista dell’ultima seduta del consiglio comunale castellanzese, nel quale si è iniziato a respirare il clima da campagna elettorale, è stato il destino del sottopasso di via Castellanza e la sua chiusura a causa del progetto del raccordo a Y.
A dare inizio alla discussione è stata una mozione presentata da Angelo Soragni, del gruppo Centro Destra Unito, che ha voluto riportare in assemblea le lamentele della cittadinanza riguardo «i continui allagamenti nei pressi del sottopassaggio, in particolar modo durante i giorni di pioggia, che causano inconvenienti alla circolazione per diversi giorni».
Ecco perché il capogruppo di minoranza ha voluto chiedere all’amministrazione di «attivarsi per costruire una linea strategica di confronto con il comune di Busto Arsizio per cercare di risolvere la situazione».
A rispondergli, e a dare vita ad un inaspettato dibattito, è stato l’assessore Claudio Caldiroli, che ha spiegato come la via di collegamento tra le due città è destinata ad avere una vita assai breve.
«Tra poco il problema sarà risolto – ha sottolineato Caldiroli – semplicemente perché questo sottopasso, che si trova sul territorio di Busto, tra pochi mesi verrà chiuso completamente a causa dell’apertura del cantiere del raccordo a Y.
Quindi il passaggio non sarà più utilizzabile, e chi si trova a transitare verso la stazione dovrà allungare sensibilmente il tragitto sino all’apertura del sottopasso sostitutivo di via San Giovanni, che sarà realizzato presumibilmente in un paio d’anni.
È chiaro che stante questa consapevolezza il comune di Busto non ha fatto nessun investimento sul sottopasso, perché visto che sarà chiuso definitivamente non se la sentiva di spendere decine di migliaia di euro».
Questa discussione, poi, ha rappresentato l’occasione per l’assessore, e, per estensione, per tutta la maggioranza, di ribadire la propria contrarietà riguardo al progetto del raccordo a Y, che negli anni le due città confinanti hanno cercato di contrastare in tutti i modi, chiedendo piuttosto di completare il sottopasso già parzialmente realizzato in prossimità della stazione.
Una richiesta che ha sempre ricevuto una risposta negativa, dato che il progetto prevede la costruzione di una nuova struttura proprio in via San Giovanni, sul quale il consiglio castellanzese si era già espresso nel 2013 accettandolo a malincuore e chiedendo una serie di opere compensative che non sono mai state prese in considerazione.
Una posizione, quella della maggioranza, che è stata condivisa da tutto il consiglio, eccezion fatta per il consigliere Paolo Colombo, che nel raccordo a Y vede una possibile risorsa per il territorio: «Per fortuna qualcuno sopra di noi ha deciso di sostituire questo sottopasso fuori norma – ha commentato Colombo – con un’opera sensata che prevedrà uno sviluppo viario di tutt’altra portata.
Questo è uno dei casi in cui l’interesse superiore collettivo si scontra con il pensiero di qualche cittadino o di qualche comunità più piccola, che non tiene in considerazione che il raccordo a Y è disegnato dallo Stato e determinate e strategico per lo sviluppo ferroviario tra il Bustese, il basso Varesotto e l’alto Milanese».
Un’opera, dunque, che il consigliere di minoranza considera completamente positiva, e che proprio per questo vale i disagi che la sua realizzazione causerà: «Per fortuna si va avanti con il raccordo a Y – ha concluso Paolo Colombo – e la comunità dovrà sostenere gli svantaggi dovuti alla realizzazione di questa opera, che risistemerà, migliorando, la situazione della viabilità tra i due comuni».