Busto Arsizio - 27 novembre 2024, 15:47

Patto per la comunità e open day: l’Ipc Verri è ripartito e guarda al futuro

La scuola, dopo le polemiche e gli attriti che hanno caratterizzato la sua storia recente, si è data un decalogo con principi cui uniformare la propria azione. La nuova dirigente, Maria Cristina Cesarano, sintetizza la linea: «Vision condivisa con i docenti ed eccellenza della comunità educante. Con gli studenti al centro». Il 30 novembre e il 14 dicembre, porte aperte per conoscere meglio gli indirizzi commerciale, sociosanitario, enogastronomico/alberghiero e promozione/accoglienza

La dirigente Maria Cristina Cesarano firma il decalogo con i principi che informeranno l'azione del Verri

La ripartenza, all’Ipc Verri, c’è stata. E dopo un lungo periodo di polemiche, disagi, incomprensioni, coinvolgimento di istituzioni esterne al “pianeta istruzione”, anche messaggi anonimi e veleni (vedi l’articolo e le news collegate QUI) c’è la voglia di comunicare che nelle aule si lavora con il consueto impegno, che la formazione garantita agli iscritti è di ottimo livello e che l’Istituto è pronto ad accogliere le famiglie e gli studenti di domani, in prospettiva anno scolastico 2025-26. Sul nuovo inizio mette letteralmente la firma la nuova dirigente, Maria Cristina Cesarano. Questa mattina, presentando gli ormai prossimi open day, ha siglato un decalogo, il patto del Verri con la comunità. L'incipit del documento: "Il Verri è…" (file in fondo all’articolo). Seguono principi quali inclusione, benessere, valorizzazione dei talenti, intercultura, innovazione, connessioni, esperienze, creatività. Il punto nove è “Persone, non ruoli”. «Ognuno – si legge – è parte essenziale di un tutto. Valorizziamo storie, competenze e impegno quotidiano per una scuola che cresce insieme». Alla presentazione assistono, impegnati sul campo, studenti dell’indirizzo in Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera. Gli insegnanti, con i quali il patto è stato messo a punto, esprimono la loro approvazione. La dirigente sottoscrive e, ribadita la volontà di guardare al futuro e di volare alto, conclude: «Sono orgogliosa di essere qui».

La scuola è pronta, dunque, ad aprire di nuovo le sue porte con gli open day in programma il 30 novembre (in due turni, ore 10-13 e 15-18) e 14 dicembre (10-14). Sarà messo a disposizione anche uno sportello informativo in più, per dissipare eventuali dubbi residui, l’11 e 25 gennaio, dalle 10 alle 12. Genitori e alunni in fase di scelta per il loro futuro potranno scoprire i quattro cardini della proposta formativa al Verri: Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, servizi per la sanità e l’assistenza sociale, servizi commerciali e Iefp promozione e accoglienza (con formula, nell’ultimo caso, dei “tre anni più uno”).

Più nel dettaglio, si sottolinea l’attenzione alla praticità che caratterizza il commerciale (tra utilizzo di software comunemente in uso negli ambiti di lavoro ed esperienza diretta nel settore di molti docenti), l’articolazione dell’enogastronomico (sale e vendita, cucina/panificazione, accoglienza turistica, scienze dell’alimentazione, possibilità di proseguire il percorso anche all’università oltre che entrando nel mondo del lavoro) e dell’assistenziale/sanitario (diritto e legislazione, organizzazione e svolgimento di attività per fragili, anziani o giovanissimi, anche con esperienze in strutture) e formula snella Iefp (promozione e accoglienza, con tanto di impegni “sul campo”, previsti e già in essere, fra l’altro con importanti istituzioni culturali quali il Teatro Sociale – Delia Cajelli di Busto).

A corollario, ma a tutti gli effetti parte integrante della proposta, attività, fra l'altro, nel campo della promozione della legalità (anche in ambito economico-finanziario), dell’attualità sociale (migrazioni in particolare, con tanto di progetto editoriale), della storia del Novcecento (sulla Resistenza, con lo slam poet Simone Savogin). «Sul fronte della didattica – ha fatto presente Maria Cristina Cesarano – ci aiuta anche il Pnrr». Grazie ai fondi del Piano, è prevista l’inaugurazione di AuLab, «…spazi innovativi in cui aula e laboratorio si fondono per una didattica all’avanguardia».

A dimostrazione di un rapporto che coniuga didattica e formazione a tutto tondo: «Sono molti – sottolineano i professori - gli ex studenti che tornano a trovarci, che continuano a sentire un legame con questa scuola. Alcuni di loro, oggi lavoratori ma anche iscritti all’università, porteranno la loro esperienza agli open day».

Oggi l’Istituto conta circa 900 iscritti, meno che in passato. Il calo demografico è la causa principale, le recenti vicissitudini potrebbero avere determinato una ulteriore, non misurabile, flessione. Ma la scuola conta di avere ristabilito il giusto clima per lavorare con serenità (anche sul fronte amministrativo) confermando il proprio obiettivo: il bene degli studenti. «Il Verri – sono le parole che introducono il patto per la comunità – guarda al futuro con entusiasmo e determinazione. Grazie a una visione chiara e a progetti concreti, la scuola si impegna a essere un punto di riferimento per l’educazione, la cultura e la crescita del nostro territorio».

Stefano Tosi