C'è chi sbircia ogni timido fiocco sperando che trovi grinta nel posarsi sui prati (sulle strade un po' meno, il masochismo non è roba delle nostre parti), chi guarda con timore il prendere confidenza di questa nevicata autunnale a Busto Arsizio e in Valle Olona. Perché è autunno, manca un mese all'inverno e già questo disorienta un po'.
La neve scatena pensieri e nostalgie, strappa spesso al grigio realismo da adulti ed ecco che per una volta lo sguardo corre con un pizzico di invidia al nord della provincia dove il panorama ne è scolpito (LEGGI QUI). La natura è una maestra severa ma giusta: di lezioni, ne continua a impartire. Eppure noi continuiamo a pensare di aver qualcosa da dirle, recriminare, se non addirittura insegnare.
Invece, le nevicate - da quelle esitanti a quelle toste - ci insegnano a stare al nostro posto. Già, ma qual è?
Buonanotte a chi sogna un paesaggio bianco, nell'angolo caldo della sua casa.
Buonanotte a chi sta uscendo o dovrà farlo, per andare a lavorare o deve uscire per un'emergenza e anche quel nevischio gli procurerà qualche timore.
Più di tutto: buonanotte a chi una casa non ce l'ha affatto, a chi troverà un rifugio sotto un portico, in un angolo dimenticato di una ferrovia o di un aeroporto, ma non potrà non essere scosso da brividi di freddo. Buonanotte a lui e lei (che sono tanti, che lo vogliamo sapere oppure no) e a coloro che li aiutano, a chi attenua il loro senso di gelo con una coperta o con un pasto caldo (LEGGI QUI). Più di tutto, con un gesto d'amicizia.
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