Giungono bruttissime notizie dal tavolo convocato a Roma dal ministero dello Sviluppo Economico, dove la riunione è ancora in corso, sul futuro di Beko a Cassinetta e in Italia.
L'azienda turca ha confermato le enormi difficoltà di mercato del settore del "freddo" e di conseguenza per gli stabilimenti di Cassinetta, Siena e Comunanza.
Fino a fine 2025 a Cassinetta rimarranno le attuali linee produttive ma dal prossimo anno due cesseranno l'attività, mentre la fabbrica di Siena e Comunanza chiuderanno a fine 2025.
Gli esuberi totali negli stabilimenti italiani sarebbero più di 700 molti dei quali proprio a Cassinetta. A rischio non solo i lavoratori del "freddo" ma anche quelli dl atri settori, compresi gli impiegati.
Durissimi i commenti che filtrano da parte sindacale: «Questo non è un piano industriale ma un piano commerciale, senza investimenti. Metà dei dipendenti italiani non lavoreranno più per Beko. Anche i siti che non chiuderanno sono fortemente a rischio per il futuro. Chiediamo di modificare il piano industriale, non accettiamo di discutere di esuberi, chiediamo che vengano portate attività da altri Paesi verso l'Italia. Il Governo applichi la golder power».