Cronaca - 20 novembre 2024, 17:05

Morte di Larimar, dall'autopsia dubbi sulla tesi del suicidio: «Modalità anomale»

Mistero nel caso della quindicenne di Besozzo che si era tolta la vita in Sicilia, dove si era trasferita da circa un anno. Dopo l'esame cadaverico emergono elementi che pongono nuove domande sulla modalità del decesso

“Modalità anomale”. E’ il termine utilizzato dagli inquirenti dopo l’esame autoptico sul corpo di Larimar Annaloro, la quindicenne originaria di Besozzo trovata impiccata nel giardino di casa a Piazza Armerina, in provincia di Enna, dove da circa un anno si era trasferita per motivi familiari.

Gli esiti dell’autopsia sul corpo della ragazza di 15 anni sollevano dubbi e pongono domande sulla morte della giovane: secondo l’esame, infatti, Larimar aveva collo, addome e piedi legati con una corda dell'altalena mentre le mani erano libere, l'osso cervicale non era spezzato e le scarpe erano pulite, nonostante l'albero era circondato da terra. I familiari della ragazza avevano sempre rifiutato la tesi del suicidio, non credendo che Larimar potesse arrivare a togliersi la vita.

Intanto la Procura dei Minori di Caltanissetta ha disposto il sequestro dei telefoni cellulari di otto ragazzi, conoscenti della giovane: i pm, come riportano i media nazionali, indagano per istigazione al suicidio.

Redazione