Politica - 15 novembre 2024, 16:39

Astuti: «La Consulta boccia la legge Calderoli sull’autonomia. La Lega non riesce a mantenere le promesse al Nord»

Il consigliere regionale del Pd commenta la decisione della Corte Costituzionale: «Una legge scritta male, serve un serio dibattito su un’autonomia cooperativa e una riforma del Titolo V della Costituzione»

“La Consulta ha fortemente depotenziato la legge Calderoli sull’autonomia, ora i tanti proclami della Lega non trovano più nessun riscontro. Leggeremo la sentenza per capire che cosa ne rimarrà in piedi, ma è evidente che la Consulta ha agito con la scure su una legge scritta male, nata più dalla necessità di tenere insieme i vari pezzi della coalizione di destra, e quindi di dare un contentino al Carroccio, che di garantire al Paese, soprattutto al Nord, una riforma sensata.

Infatti non è un caso se già il presidente della Calabria Occhiuto, di Forza Italia, ha ribadito la necessità di bloccare il percorso di implementazione, e sinceramente credo che anche Giorgia Meloni abbia tirato un sospiro di sollievo. La Lega, quindi, non riesce a portare a casa la promessa più grande che aveva fatto alle regioni del Nord.

Io credo che se Fontana volesse fare le cose seriamente dovrebbe avere il coraggio di venire in Consiglio regionale e confrontarsi veramente con tutti su un’idea di autonomia cooperativa. Ma oggi è ancora più evidente che vada aperto un dibattito sulla riforma del titolo quinto della Costituzione, perché l’introduzione dell’autonomia differenziata risale a più di vent’anni fa e da allora è cambiato il contesto economico, sociale e internazionale.

Oggi è prevista la possibilità di devolvere funzioni su materie che non ha senso frazionare tra le Regioni, come il commercio con l’estero, le grandi reti di produzione e diffusione dell’energia e l’istruzione. Se si volesse davvero proporre al Paese un’autonomia differenziata efficace bisognerebbe anche definirne molto meglio il contorno”.

Lo dichiara Samuele Astuti, consigliere regionale del Partito Democratico a commento della decisione della Corte Costituzionale in merito al ricorso delle Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania sulla legge di applicazione della autonomia differenziata che porta la firma del ministro leghista agli Affari Regionali Roberto Calderoli.

Redazione