In russo e in ucraino la parola “pace” si scrive allo stesso modo: Mͷp (mir). È un termine che viene usato nel contesto di tranquillità o assenza di conflitti. Lo sanno bene i ragazzi dell’Ite Tosi di Busto Arsizio e gli alunni delle medie Padre Lega di Gallarate che stanno affrontando lo studio della lingua russa. E avvicinandosi a questa lingua hanno capito che gli idiomi dovrebbero avvicinare e non dividere, che gli idiomi esulano dai conflitti politici.
Così per il secondo anno consecutivo gli studenti della scuola di Gallarate hanno richiesto al Tosi delle lezioni di russo. La docente Patrizia Caprioli non se l’è fatto dire due volte: ha “assoldato” una quindicina di studenti delle classi quarte e quinte che stanno affrontando il russo curricolare. Hanno messo a punto lezioni con una metodologia accattivante fatta di igiochi interattivi e dinamic, con un obiettivo fermo: «Avvicinare gli studenti a una lingua “molto dolce” e accogliente – spiega l’insegnante – con un alfabeto differente rispetto al nostro o altre lingue studiate alle scuole medie, ma con suoni dolci. Il diverso non è sinonimo di difficile. L’importante è creare ponti, non muri: ci sono comunque parole che dall’italiano o dall’inglese sono entrate nella lingua russa, segno questo dell’accoglienza di questo idioma».
L’attività è utile agli studenti del Tosi non solo per l’orientamento, ma anche per l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro: «Non solo come mero orientamento – precisa Patrizia Caprioli - faccio questa attività perché umanamente dà un valore non qualificabile: i ragazzi hanno la possibilità di mettersi alla prova in competenze richieste nel mondo del lavoro come la capacità di problem solving, lavorare in team, gestire le emergenze, la dinamicità, le abilità sociali tra cui l’empatia. La valenza umana è la motivazione che mi spinge a continuare in questa attività che risulta essere una delle prime in Italia per le scuole medie».