- 09 novembre 2024, 12:04

Crisi Beko, l'ex sindaco di Comerio Aimetti ci va giù duro: «Non gliene frega niente a nessuno»

L'ex primo cittadino e imprenditore che durante il suo mandato ha vissuto la chiusura dello stabilimento Whirlpool del paese ha affidato ai social una riflessione sull'attuale situazione dell'azienda turca: «Confindustria, sindacati e i vari politici di area, in questo momento non possono fare più niente. Dovevano muoversi diversi anni fa. Il tema del decadimento territoriale viene da molto lontano. Sarei felicissimo di essere smentito, coi fatti però e non con le chiacchiere nei consigli comunali»

Silvio Aimetti alla scrivania di sindaco di Comerio qualche anno fa

L'ex sindaco di Comerio e imprenditore Silvio Aimetti interviene sui social sulla crisi dell'azienda Beko che rischia seriamente di provocare gravi conseguenze sul polo di Cassinetta.

Aimetti durante il suo mandato ha vissuto sulla propria pelle la chiusura dello stabilimento Whirlpool di Comerio. 

«Da sindaco sono passato da una vicenda più o meno simile, per "fortuna" i lavoratori dovettero trasferirsi a Rho, il seguito poi è storia di questi giorni. Quanto impegno per cercare una soluzione, una preoccupazione quotidiana su quel sito. Le telefonate, le riunioni, le richieste a tutti gli stakeholder del territorio» premette Aimetti che come al solito non le manda a dire. 

«Il mio disincantato parere - aggiunge l'ex sindaco comeriese - è che non gliene frega niente a nessuno. Confindustria, sindacati e i vari politici di area, in questo momento non possono fare più niente. Dovevano muoversi diversi anni fa. Il tema del decadimento territoriale viene da molto lontano, da politiche di sviluppo pressoché nulle sulle infrastrutture e sulla possibilità di fare impresa in modo snello e concreto attraverso accordi seri a tutti i livelli; statale, regionale e territoriale». 

«Adesso si faranno una bella chiacchierata in consiglio comunale e gli operai purtroppo resteranno senza lavoro. Sarei felicissimo di essere smentito, coi fatti però» conclude Aimetti. 

Redazione