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Busto Arsizio | 08 novembre 2024, 12:11

Novanta parcheggi per i dipendenti comunali. I sindacati: «Promessa da mantenere subito»

L’amministrazione si è impegnata a trovare una soluzione per i lavoratori che non possono più lasciare l’auto all’ex Borri. «Saremo vigili e, se alle parole non seguiranno i fatti, l’atteggiamento collaborativo potrebbe cambiare», dicono i sindacati dopo l’assemblea di questa mattina in cui non si è arrivati al voto sullo stato di agitazione

Novanta parcheggi per i dipendenti comunali. I sindacati: «Promessa da mantenere subito»

Alla vigilia dell’assemblea dei dipendenti comunali, tenutasi questa mattina nella sala Tramogge dei Molini Marzoli, l’amministrazione si è impegnata a garantire novanta posti auto ai lavoratori di Palazzo Gilardoni che non possono più utilizzare lo spazio di via Biancardi a causa del cantiere delle palazzine di housing sociale dietro all’ex calzaturificio Borri (leggi qui).

L’assessore Mario Cislaghi è al lavoro per trovare la soluzione ottimale che è annunciata per i prossimi giorni.

Il caso parcheggi

Così, nell’incontro molto partecipato di questa mattina, si è deciso di non arrivare al voto che avrebbe potuto portare allo stato di agitazione.

«L’amministrazione deve capire che l’assemblea di oggi insegna che per i dipendenti pubblici basta poco per risolvere problemi – spiega al termine della mattinata Angiolino Liguori, affiancato dal collega del Csa Mario Magliulo –. I novanta parcheggi non sono ufficiali, ma non abbiamo comunque fatto la votazione. Le promesse però vanno mantenute nell’immediato, anche perché il problema non riguarda solo i dipendenti ma, a cascata, tutta la cittadinanza che avrebbe difficoltà a trovare un posto dove lasciare l’auto. Saremo vigili e, se alle parole non seguiranno i fatti, l’atteggiamento collaborativo potrebbe cambiare».

Anche perché, aggiunge Pino Iursich (Al-Cobas) – poniamo il problema da due anni. Sicuramente è un passo avanti che andrà verificato nella sua concreta attuazione e si dovrà vedere se i posti sono sufficienti per i lavoratori e i tempi. Se non verrà mantenuto quanto promesso, si dovranno mettere in atto delle iniziative. È vero che non c’è una norma che garantisce il diritto del parcheggio dei dipendenti, ma tutto si determina sul rapporto di forza. Anni fa la giunta di Varese tolse improvvisamente il parcheggio ai lavoratori. Allora la rappresentanza sindacale li invitò unitariamente a posteggiare comunque e dopo due giorni ci fu la retromarcia».

Fausto Sartorato (Adl) ricorda che qualcosa di analogo accadde anche a Busto e la protesta di allora portò alla soluzione del parcheggio all’ex Borri.

Le altre questioni

Sartorato vuole anche controreplicare all’assessore Cislaghi (leggi qui): «Ho sempre sostenuto e ribadisco che non c’è politica del personale. Non da oggi, da sempre. E non è questione di essere in un’altra epoca: noi guardiamo ai fatti e i fatti dicono che manca personale, le risposte non vengono date, la proposta per l’accordo del premio di produttività 2024 non è ancora stata fatta. Si arriva sempre all’ultimo minuto a firmare con l’acqua alla gola. Il caso dei parcheggi ne è un esempio: è da anni che abbiamo sollevato il problema».

Durante l’assemblea è intervenuto anche Angelo Lusenti (Cisl) che, da agente della Polizia locale, ha espresso solidarietà ai tre colleghi di Roma investiti da un carabiniere ubriaco: uno di loro ha perso una gamba. Lusenti ha rimarcato che «sarebbe ora di reinserire la causa di servizio a tutela dei dipendenti che rischiano il licenziamento dopo l’infortunio. E si dovrebbe cominciare a mettere a posto una serie di aspetti: mancano le divise, alcune porte della sede non funzionano, la cella non è ancora stata fatta e i veicoli presentano diversi problemi».

Riccardo Canetta

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