Politica - 07 novembre 2024, 16:32

Lombardia, Monti (Lega): «Da regione 20 milioni in più per le disabilità. Risultato importante per continuare a sostenere chi ha più bisogno»

Aumenti significativi per la disabilità gravissima: la Regione Lombardia destina 62 milioni per il 2025. Emanuele Monti: «Più risorse per disabili e famiglie, per un welfare che non lascia indietro nessuno»

«Come già anticipato, la Regione Lombardia incrementa le risorse per offrire supporto ai disabili e ai caregiver. Parliamo di un aumento di 20 milioni di euro rispetto allo stanziamento del 2024. Questa iniziativa testimonia il continuo impegno della Lega nel rispondere alle necessità delle persone più vulnerabili, sostenendo le famiglie che assistono i disabili gravissimi» afferma Emanuele Monti, consigliere regionale della Lega e Presidente della Commissione Welfare di Regione Lombardia.

«Abbiamo reperito risorse significative per garantire aiuti concreti, come dimostrato anche nell'ultimo bilancio di assestamento, in cui abbiamo destinato ulteriori 3,5 milioni di euro alla Misura B1.

Con questo incremento, nel 2025, l'impegno finanziario complessivo per la disabilità gravissima in Lombardia raggiungerà i 62 milioni di euro, suddivisi tra i 20 milioni extra, i 26 milioni già consolidati e i 16 milioni provenienti dal Fondo Sanitario, a cui si aggiungeranno i fondi nazionali.

Un traguardo significativo, ottenuto in un contesto economico complesso per le finanze pubbliche. Questo ci permetterà non solo di mantenere il contributo per i caregiver familiari, ma anche di espandere i servizi offerti».

«Nei prossimi giorni - prosegue Monti - come già anticipato dall’Assessore Elena Lucchini, che voglio ringraziare, avranno inizio i tavoli di confronto con le associazioni di persone con disabilità e le loro famiglie.

Il dialogo, che è sempre stato al centro dell’azione della Lega, è essenziale per comprendere le reali difficoltà vissute e lavorare in modo efficace per garantire un futuro in cui nessun cittadino lombardo venga lasciato indietro».

Redazione