Economia - 07 novembre 2024, 20:46

Futuro di Beko in Italia e a Cassinetta: il piano industriale completo ancora non c'è ma si intravede qualche spiraglio

Si è tenuto nel tardo pomeriggio nella sede del ministero del Made in Italy a Roma l'incontro tra l'azienda che ha rimpiazzato Whirlpool e i sindacati. L'azienda ha ribadito di voler puntare sull'Italia. I sindacati: «Manca tutta la parte relativa agli investimenti e all'occupazione». Venerdì assemblee in sciopero a Cassinetta: convocato per il 20 novembre un nuovo tavolo ministeriale

Il tavolo al Ministero del Made in Italy sulla vertenza Beko

Per ora ci sono solo delle slides e non un piano industriale completo, ma forse qualche spiraglio positivo si è aperto nel futuro dell'azienda Beko Europe, che ha rimpiazzato Whirlpool e per gli stabilimenti dell'azienda compreso quello di Cassinetta di Biandronno.

All'incontro di giovedì 7 novembre al ministero del Made in Italy cui hanno preso parte i dirigenti di Beko e i sindacati, l'azienda si è presentata con alcune slides con cui ha illustrato le difficoltà del contesto macroeconomico. 

A preoccupare sono l'aumento di costi e la concorrenza asiatica, l'inflazione, la riduzione delle domanda soprattutto in Europa dove il mercato dell'elettrodomestico è passato dal 70% a meno del 50%. Ad ottobre, l'utilizzo della capacità produttiva è meno del 40% nonostante gli 800 milioni investiti. 

Beko Europe in Italia conta circa 5mila dipendenti suddivisi in 6 stabilimenti: 30 i milioni di investimenti per Cassinetta, mentre è quello di Siena è quello maggiormente in perdita. 

Beko ha ribadito di essere impegnata al 100% in Italia che diventerà il centro di eccellenza del global cooking: il settore design global dovrebbe essere spostato in Italia. 

Per i sindacati, sottolinea la Fim Cisl nazionale, quello presentato oggi non è un piano industriale perché manca tutta la parte relativa agli investimenti, all'occupazione e alla saturazione degli impianti. Le soluzioni ai problemi vanno affrontate insieme. 

Anche ministro Adolfo Urso che ha ricordato come il Governo abbia esercitato la Golden Power per garantire gli stabilimenti e che è urgente un piano industriale. 

L'azienda ha replicato che il mercato europeo non è cresciuto secondo le aspettative, ma che non abbandonerà alcuna funzione in Italia, che farà di tutto per rispettare la Golden Power e che è disponibile al confronto. 

Un nuovo tavolo ministeriale è stato convocato per il 20 novembre. 

Intanto venerdì mattina 8 novembre, Rsu di Fim, Fiom e Uilm e sindacati di Cassinetta hanno convocato le assemblee in sciopero dei lavoratori ai quali verrà illustrato quanto emerso durante la riunione di oggi. 

M. Fon.