Nel tardo pomeriggio di giovedì 31 ottobre, al calar del sole, una strana nebbia ha iniziato a serpeggiare nel cortile di Villa Gonzaga, diventando sempre più fitta man mano che la luce si affievoliva; al suo interno si potevano scorgere misteriose figure indaffarate che sono scomparse, insieme alla foschia, all’arrivo del buio, rivelando un paesaggio suggestivo e spaventoso, che ha accolto i piccoli olgiatesi coraggiosi che hanno osato sfidare l’ignoto per festeggiare Halloween.
Sui prati del cortile del comune di Olgiate Olona, infatti, è apparso un cimitero disseminato di lapidi tra le quali passeggiavano teschi e fantasmi, e sui vialetti un imperscrutabile viandante che trasportava niente meno che una bara.
I tavoli sorvegliati dalle streghe, che sono molto più carine di quello che viene raccontato in giro, che fiancheggiavano lo spazio sono stati imbanditi di inquietanti manicaretti, dalle forme sinistre, e da zucche spaventose che lampeggiavano misteriosamente al buio.
Nonostante questo i bambini olgiatesi non hanno avuto paura di raccogliere l’invito fatto dalla Pro Loco, e hanno attraversato senza timore i cancelli del cortile, sorvegliati da alcuni spiriti fluttuanti, per vagare tra le tombe, farsi ritrarre come fantasmi, cimentarsi coi giochi presenti alla misteriosa festa e trasformarsi anch’essi in mostri spaventosi grazie alla presenza di abili maestri di trucco.
Le streghe presenti, poi, hanno voluto intrattenerli raccontando spaventose storie su cavalieri senza testa, in attesa che arrivassero i maghi delle bolle infernali la cui bravura ha lasciato tutti senza fiato; la serata, però, non poteva che concludersi con un banchetto da “paura”, allestito all’interno del Teatrino di Villa Gonzaga, alla fine del quale tutti si sono allontanati sazi e stanchi.
Quando l’ultimo bambino ha varcato il cancello la nebbia è tornata a diffondersi nella notte, e all’alba, quando si è levata, il cortile del municipio è tornato ad essere quello che tutti conosciamo, senza alcuna traccia dei misteriosi visitatori che lo avevano popolato la sera prima.