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Busto Arsizio | 30 ottobre 2024, 08:00

IL PROGETTO. «Piazza Trento Trieste può tornare a respirare (e anche il monumento)»

L'architetto Daniele Geltrudi a Busto svela come poteva (o potrebbe) diventare l'area, oggetto anche dell'ultima Settimana della Mobilità europea. Anche in omaggio all'ex assessore Loschiavo

Il disegno pubblicato e la piazza durante l'ultima Settimana della mobilità

Il disegno pubblicato e la piazza durante l'ultima Settimana della mobilità

Piazza Trento Trieste, il suo bis come protagonista nella Settimana della mobilità europea a Busto Arsizio (LEGGI QUI). E poi? Qualcosa è rimasto, ma non abbastanza. Così Idee di città  - pagina social a cura dell'architetto Daniele Geltrudi - prova a trattenere e lavorare alcuni tratti per una piazza differente rispetto all'assetto attuale. Una piazza che possa respirare e far respirare (anche il monumento ai Caduti, ereditato dalla piazza Vittorio Emanuele), vivere in sicurezza e dare un'altra prospettiva ai pedoni a partire dai giovani.

Tratti che erano già emersi in realtà. Oggi Geltrudi li offre al dibattito e suona anche un po' come a un omaggio al nel frattempo ex assessore Salvatore Loschiavo. Non va dimenticato che in una precedente edizione della Settimana della mobilità si era sperimentato un volto diverso per vicolo Cavallotti, poi realizzato. Ecco cosa racconta e mostra (vedi foto) l'architetto. 

Oggi un nodo di traffico e parcheggio, con la circolazione distribuita sui quattro lati intorno ad una aiuola centrale ove è stato sistemato il bel monumento ai Caduti di Enrico Manfrini, in seguito al trasferimento.

In occasione della European Mobility Week ho studiato questa soluzione per la pedonalizzazione parziale della "piazza", insieme agli amici Oasi Architects e Salvatore Loschiavo.

L'ipotesi di far scorrere il traffico lungo i soli lati ovest e nord, quelli della palazzata a portici, è in totale continuità con la sistemazione attuale di piazza Garibaldi, così come voluta da Richino Castiglioni he ha collocato la zona pedonale in corrispondenza alle case antiche e alla fontana.

La nuova zona pedonale, sui lati est e sud, consente:

a) di far correre il traffico lungo i lati ove i pedoni sono protetti dai portici (come in piazza Garibaldi, appunto);

b) di dare un "respiro" dignitoso al monumento ai Caduti, il cui obelisco, anche se oggi non si nota, è posizionato assialmente al portone della Scuola;

c) di far tranquillamente stazionare in sicurezza i numerosissimi studenti fuori dalla Scuola e durante l'attesa dell'autobus, alla fermata principale del centro storico;

d) di ridare sicurezza e presenza dignitosa all'altra scuola della piazza, la Materna S. Anna;

e) di includere in continuità pedonale nella nuova piazza Trento e Trieste anche la piazzetta antistante l'antica chiesetta di San Gregorio (non inclusa nell'illustrazione di Oasi Architects).

Ma. Lu.

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