«Un bell’ambiente con tre indirizzi che permettono di allargare gli orizzonti anche di chi ha la direzione. Ho apprezzato l’organizzazione, riproporrò tutti i progetti. L’unico aspetto che migliorerei riguarda le attrezzature informatiche».
È soddisfatto il nuovo dirigente del liceo Crespi, Giovanni Ferrario. È soddisfatto di come si è sentito accolto dal personale scolastico e dall’amministrazione comunale, apprezza l’organizzazione dell’istituto, i numerosi progetti. Si è sentito ben accolto dallo staff di presidenza, dai docenti, dagli studenti e dal personale ausiliario, tecnico e amministrativo.
Lui proviene dall’istituto Vittorio Bachelet di Abbiategrasso dove dirigeva il liceo scientifico, linguistico e delle scienze umane. «La situazione che ho trovato qui a Busto Arsizio non è dissimile da quella di Abbiategrasso. Tre licei che consentono di ampliare gli orizzonti anche di chi dirige. L’organizzazione è importante. Devo comunque imparare: l’organizzazione che ho lasciato era differente. Ho apprezzato tutto il personale: gente capace di operare nel proprio campo. L’unica cosa che migliorerei sono le attrezzature informatiche, tanto più che il liceo è centro Ecdl e ho avuto anche la sorpresa di trovare un centro Ecdl con lo stesso responsabile dell’istituto di Abbiategrasso».
Il dirigente intende riproporre tutti i progetti. «In una scuola che funziona, non occorre intervenire con lo spadone – prosegue – forse solo con piccole modifiche. La scuola resta un ambiente favorevole per istituire relazioni, conoscenze, confronti con diverse realtà».
La formazione del nuovo dirigente del liceo Crespi è prevalentemente scientifica: ha insegnato scienze al Collegio Rotondi, poi a Magenta al liceo scientifico Bramante e anche alle scienze umane. Dopo il concorso per dirigenti del 2017 ha retto per tre anni il liceo Bachelet di Abbiategrasso. «Essere arrivati in una realtà con l’indirizzo biomedico mi ha fatto tornare a quando ero docente – ricorda – Quando insegnavo scienze, avevo organizzato l’indirizzo bio-medico nella mia scuola».
E con l’amministrazione comunale di Busto Arsizio? «È stata una fortuna arrivare e trovare nientemeno che l’assessore alla cultura Daniela Cerana (ora sostituita da Chiara Colombo, ndr). Non è stato difficile integrarsi».
L.Vig.