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Busto Arsizio | 29 ottobre 2024, 14:51

Meno tempo per l’azzardo: a Busto orari ridotti per slot machine e sale gioco

A fronte di numeri impressionanti legati al gioco, l’ordinanza del sindaco Antonelli riduce gli orari in cui si potranno utilizzare le macchinette, a tutela in particolare dei più giovani. L’iniziativa è partita dal comandante provinciale della Guardia di Finanza Sciaraffa. Duplice l’obiettivo: contrastare ludopatia e riciclaggio

Meno tempo per l’azzardo: a Busto orari ridotti per slot machine e sale gioco

Meno tempo per l’azzardo a Busto Arsizio. Il sindaco Emanuele Antonelli si accinge a emanare un’ordinanza che stabilisce i nuovi orari di attività delle sale gioco e di utilizzo degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincite in denaro, ossia le “macchinette” presenti in esercizi commerciali come bar, tabaccai, ricevitorie lotto e così via.
L’iniziativa, illustrata questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Gilardoni, è partita dal generale di brigata Crescenzo Sciaraffa, comandante provinciale della Guardia di Finanza. Duplice l’obiettivo: contrastare ludopatia e riciclaggio. 

Nuove regole e controlli

D’ora in poi si potranno utilizzare le slot machine dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23 di tutti i giorni, compresi i festivi. Nelle ore di sospensione, gli apparecchi devono essere spenti tramite l’interruttore elettrico ed essere mantenuti non accessibili. Il titolare della sala giochi o del negozio è tenuto a esporre all’interno e all’esterno del locale un cartello con l’orario di apertura e funzionamento degli apparecchi.
La violazione delle disposizioni comporta una sanzione che va da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro e, in caso di recidiva, si applica la sospensione dell’attività della sala giochi o degli apparecchi.

Le Fiamme gialle sono dotati del programma Scaams che consente di verificare da remoto e in presenza gli orari in cui la macchinetta è stata in funzione. Con i controlli nei locali è possibile monitorare il coinvolgimento di minori. Finanza e Polizia locale potranno agire in maniera congiunta.



Una duplice finalità

L’iniziativa è partita dal comandante Crescenzo Sciaraffa, che ha invitato il Comune di Busto a replicare l’iniziativa già adottata a Varese. «Il sindaco ha dimostrato di volere il bene dei propri cittadini – ha osservato, affiancato dal comandante del gruppo di Busto Daniele Marra –. Fino a oggi le sale slot erano aperte in fasce orarie sensibili. Un ragazzo adolescente, nel tragitto casa-scuola e viceversa, poteva dare sfogo a una dipendenza, così come chi si reca al lavoro. Per questo viene introdotto un nuovo orario, a tutela di giovani, pensionati o altri soggetti fragili non comprendenti appieno il tasso di vincita, col rischio di incappare in dipendenza e relative problematiche familiari».

Oltre all’aspetto sociale, l’iniziativa ha un’altra finalità legata alla sicurezza: «C’è un rischio elevato che le cifre monstre di cui parliamo possano essere frutto di una manovra criminale volta al riciclaggio di denaro di provenienza delittuosa», ha osservato il comandante.

I numeri del fenomeno

Eccole alcune cifre fornite dal sindaco Emanuele Antonelli: nel 2023 a Busto il giocato complessivo ammonta a 88,2mlioni. L’anno precedente erano 87,5 e nel 2021 63,2. Lo speso complessivo dello scorso anno è pari a 21,8 milioni: sono i soldi “persi” dai cittadini. Le giocate pro capite per i maggiorenni sono di 1.256 euro, le perdite di 310 euro a testa. A Busto ci sono 74 esercizi con apparecchi (sette sale Vlt), per un totale di 365 macchinette.

In ambito nazionale, invece, l’importo giocato nel 2023 è di 82 miliardi; 10,8 miliardi in Lombardia. Un dato in linea con quello di Regioni con redditi inferiori come Campania (11,9 miliardi) e Sicilia (10 miliardi).
Per quanto riguarda i controlli, in provincia di Varese, da febbraio la GdF ha effettuato 109 interventi, riscontrando 85 violazioni, per un totale di 119mila euro di sanzioni, 213 verbali a persone fisiche, con una denuncia poiché un minore è stato sorpreso mentre giocava.
Nel capoluogo i controlli sul rispetto dei nuovi orari sono partiti con l’inizio delle scuole e, in poco più di un mese, sono stati sanzionati quattro esercizi.

Una piaga sociale

«Numeri impressionanti – ha detto Antonelli –. Se i cittadini smettessero di giocare e dessero al Comune la parte di soldi dovuta all’erario, il nostro ente sarebbe ricchissimo. Per questo ho accolto immediatamente la proposta del generale».

L’assessore alla Sicurezza Matteo Sabba ha chiarito che gli agenti di Polizia locale guidati dal comandante Stefano Lanna sono pronti a fare la loro parte per quanto riguarda i controlli. «Ho anche la delega al Commercio – ha aggiunto –. E questo è il commercio che non mi piace, come ho dimostrato nelle azioni di militanza politica giovanile. Sono contento di essere in questa amministrazione nel momento in cui si emana l'ordinanza. Il fenomeno è dilagante e comprende anche i gratta e vinci. Un problema che incide sulle persone economicamente ma anche psicologicamente».

Lo sa bene la collega Paola Reguzzoni, responsabile dei Servizi sociali: «L’iniziativa tutela in particolare i più fragili, ossia i giovani – ha rimarcato –. I segni della ludopatia si manifestano sempre più precocemente con il gioco online. Ci sono esempi negativi che insegnano ai nostri ragazzi la possibilità della vincita facile. Nei soggetti adulti, invece, il ludopatico vero ha più adrenalina nel perdere».

Il problema viene seguito dal Sert, mentre i Servizi sociali si occupano della gestione del debito: una trentina le persone in carico per una rieducazione finanziaria. «Questi soggetti fanno fatica a guarire e ci ricadono spesso incappando in sfratti e altri problemi. E spesso, se parliamo di anziani, quelli che scommettono di più sono quelli con la pensione minima che sentono di non avere nulla da perdere».

La visita la Museo del Tessile

Dopo la conferenza stampa a Palazzo Gilardoni, Sciaraffa ha voluto visitare il Museo del Tessile, accompagnato dall’assessore alla Cultura Manuela Maffioli, affiancata dalla responsabile dell’ufficio didattica Valentina Zaro. Il generale ha apprezzato molto questo «omaggio all'ingegno che è poi la forza del nostro sistema Paese» e si è complimentato per la valorizzazione che Busto ne fa anche attraverso il museo.

Riccardo Canetta

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