Gallarate - 25 ottobre 2024, 15:49

Gallarate verso il 2026: la candidatura a Città della Cultura punta a ridefinire l’arte contemporanea

Con il progetto HIC e la riqualificazione di Palazzo Minoletti, la città si prepara a diventare un centro di innovazione culturale e dialogo internazionale

Gallarate ha presentato oggi a mezzogiorno il proprio progetto di candidatura a Città della Cultura 2026 nella prestigiosa Sala Spazzolini del Ministero della Cultura a Roma. Con il motto ispiratore "La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura", il progetto mette in luce il patrimonio artistico e l’infrastruttura culturale della città dei due galli, fondata sulla volontà di valorizzare l'arte contemporanea e il territorio.

Gallarate si candida con un programma ambizioso che fa leva sul polo culturale denominato HIC - Hub Istituti Culturali, un network che comprende il Museo MA*GA, una biblioteca, un conservatorio, quattro teatri, il Festival del Libro e l’Archivio del Contemporaneo, strutture che tessono una rete profonda tra cultura e comunità. A questo si aggiunge il piano di ristrutturazione di Palazzo Minoletti, destinato a diventare un centro per i giovani, un luogo di incontro e di formazione che rappresenti il cuore pulsante del progetto. La città, con la vicinanza strategica a Milano e a Malpensa, si trova così al centro di un'area europea attiva nel panorama dell'arte contemporanea e in dialogo costante con Milano e la Svizzera, un contesto arricchito dalla bellezza dei laghi.

Il sindaco Andrea Cassani ha presentato la candidatura come un’occasione di legittimazione per Gallarate, evidenziando l’impegno della città a ottenere il riconoscimento culturale che merita. «Non partecipiamo a questo bando per un mero finanziamento o per creare opere d’arte estemporanee», ha sottolineato Cassani, «ma per ricevere dai massimi esperti l’approvazione culturale che Gallarate merita e dare slancio a un territorio dalle grandi potenzialità turistiche e artistiche».

Un video promozionale ha accompagnato la presentazione, illustrando il percorso culturale della città con il contributo di figure di spicco come il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che ha elogiato Gallarate come «un modello di competenza e dinamismo, capace di trasformare la vocazione industriale in una leva per lo sviluppo di creatività, design e arte contemporanea". A fare eco alle parole del governatore, l’Assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso ha ribadito il potere trasformativo dell’arte e della cultura, capace di fortificare l’identità di una comunità e generare legami profondi tra le persone. Sono intervenuti anche il Presidente della Provincia di Varese Marco Magrini, la presidente di Confindustria Varese Silvia Pagani e figure del calibro di Luca Missoni e Angelo Crespi, testimoni della rilevanza di Gallarate come polo culturale.

Emma Zanella, direttrice del Museo MAGA, insieme al vicedirettore Andrea Castiglioni, ha illustrato le cinque linee strategiche del progetto: l'integrazione dell'arte negli spazi pubblici; il rafforzamento delle relazioni con istituzioni e cittadini; l'attenzione alla valorizzazione del territorio con case museo e fondazioni; il “Patto per le Arti” che intreccia imprese e cultura; e la dimensione internazionale, garantita dalla vicinanza con l'aeroporto di Malpensa. Castiglioni ha sottolineato l’impegno della città nel dialogo con i nuovi talenti, per sostenere gli artisti emergenti e creare opere destinate a entrare nella collezione del MAGA.

L’obiettivo di Gallarate non è solo promuovere eventi di richiamo internazionale, ma anche lasciare un’eredità tangibile: Palazzo Minoletti sarà riqualificato per ospitare un ITS, un istituto tecnico superiore, con spazi dedicati all’arte e alla comunità. Sul piano economico, l’investimento previsto ammonta a 7 milioni di euro, di cui 6 milioni saranno destinati a strutture infrastrutturali come il Palazzo Minoletti. Inoltre, la manifestazione "Archivi Futuri", già affermatasi come un festival di successo, sarà potenziata, puntando a diventare uno dei cardini dell’offerta culturale cittadina.

La commissione esaminatrice, con domande puntuali sull’accessibilità, la formazione, il coinvolgimento degli artisti e la disseminazione delle opere, ha manifestato particolare interesse per il valore aggiunto che la candidatura a Città della Cultura potrebbe apportare alla città, oltre alle attività già consolidate. Con entusiasmo e determinazione, Gallarate si proietta verso il 2026, pronta a diventare un faro per l’arte e la cultura in Italia e in Europa.

La città vincitrice verrà proclamata entro il 30 novembre.

Alice Mometti