Tempo di esordi in Consiglio comunale a Busto Arsizio. Ancora una manciata di giorni, poi i nuovi assessori e i nuovi consiglieri debutteranno sui banchi della sala esagonale di Palazzo Gilardoni.
La prima assise dopo il rimpasto di giunta è convocata per le ore 19 di martedì prossimo, 29 ottobre.
Quattro volti nuovi nell’esecutivo, con Luca Folegani, Alessandro Albani, Chiara Colombo e Matteo Sabba “promossi” dai banchi dei consiglieri a quelli della giunta. E, di conseguenza, altrettanti nuovi eletti. Tutti e quattro alla prima esperienza in assise: Francesco Attolini (Fratelli d’Italia), Vincenzo Marra (Lega), Roberto Felli e Francesca Gallazzi (Lista civica per Antonelli sindaco). Conosciamoli meglio, partendo da quest’ultima.
Legatissima a Busto
Francesca Gallazzi, 31 anni, dopo la laurea in giurisprudenza a pieni voti all’Università Cattolica di Milano, ha svolto il tirocinio in tribunale a Busto e oggi esercita la professione di avvocato nel proprio studio legale in città. Per lei si tratta di un esordio assoluto in ambito politico.
Si dice «molto legata» a Busto, sebbene non possa definirsi bustocca ma bustese, essendo nata a Varese. «I miei amici ci scherzano su – sorride – perché sanno quanto sia “ancorata” a Busto, città dove ho sempre vissuto e a cui tengo davvero tanto».
Al di là del luogo riportato sulla carta d’identità, il legame con Busto è molto forte. Per questo, nel 2021, ha deciso di candidarsi alle amministrative con la lista civica che porta il nome del sindaco Emanuele Antonelli. «Volevo dare il mio contributo alla città – spiega –. Non l’avevo fatto in precedenza poiché non pensavo di riuscire a conciliare gli impegni, tra lo studio e qualche lavoro svolto nel periodo dell’università. Dopo la laurea mi sono detta: perché no?». Alle elezioni ha ottenuto 105 preferenze e ora, dopo il rimpasto, si aprono per lei le porte di Palazzo Gilardoni.
«Sono molto contenta di entrare in Consiglio comunale al “giro di boa”», afferma Gallazzi. Con due figli e cinque fratelli, non può che essere attenta al tema delle famiglie e alle loro esigenze. «Un altro argomento a me caro è quello delle colonie – aggiunge –. In particolare quella di Alassio. Ci andavo sempre da bambina e sono molto affezionata all’idea di andare incontro alle famiglie con meno possibilità».
Nei mesi scorsi, e in particolare nell’ultimo periodo quando la possibilità di diventare consigliera comunale si è fatta sempre più concreta, Gallazzi ha già iniziato a raccogliere indicazioni e spunti da alcuni cittadini. E anche qualche malumore: «In particolare sulla viabilità (gestita fino a poco fa da Salvatore Loschiavo, a cui è subentrato ora Sabba, ndr), tra corsie ciclabili e sperimentazioni di piazze scolastiche con la chiusura di alcune vie, ho registrato anche dei commenti critici. Forse alcune cose si potevano fare diversamente, anche se non voglio criticare il lavoro di altre persone più esperte di me. Di certo ho condiviso la maggior parte di quanto è stato fatto fin qui e da oggi in poi darò voce a indicazioni e segnalazioni di criticità da parte della gente. Mi sono candidata per questo».