La questione della collocazione dei 40 posti letto dell’Ospedale di Comunità, al centro di un acceso dibattito tra il sindaco di Gallarate Andrea Cassani e il collega di Somma Lombardo Stefano Bellaria, continua a suscitare polemiche. Al cuore del conflitto, la decisione di spostare i posti letto dal territorio gallaratese a quello di Somma Lombardo, un tema che tocca non solo la sanità locale ma anche la correttezza istituzionale.
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Al centro delle critiche di Cassani vi è la concentrazione dei 40 posti letto nell’Ospedale di Comunità di Somma Lombardo. Cassani ha chiesto ufficialmente a Regione Lombardia di riconsiderare la distribuzione, con l'obiettivo di estendere i servizi anche a Gallarate. Bellaria, tuttavia, difende la scelta e sottolinea come il progetto fosse già incluso nel piano del 2020 sul nuovo ospedale unico. «I primi dieci posti sono già operativi e tutti i 40 saranno attivi entro il 2026», ha spiegato, aggiungendo con tono critico: «Depotenziamo i servizi per un capriccio del sindaco di Gallarate?».
Bellaria, pur respingendo le accuse di Cassani, ha offerto un’apertura al dialogo, invitando il sindaco gallaratese a un confronto costruttivo. «La mia porta è sempre aperta», ha dichiarato ironicamente, offrendo un caffè “corretto” al collega, con una chiara allusione alla necessità di serietà e collaborazione istituzionale.
La vicenda ha sollevato ulteriori critiche da parte dell'opposizione gallaratese, che ha evidenziato la lentezza e la scarsa attenzione della maggioranza locale su temi cruciali per il futuro socio-sanitario della città. Cassani, dal canto suo, continua a sostenere che una distribuzione più equa dei posti letto sarebbe fondamentale per garantire un servizio adeguato anche per Gallarate.