Fare sistema tra imprese del settore, istituzioni e associazioni di categoria, per fronteggiare una delle maggiori criticità che riguardano oggi il comparto calzaturiero: la carenza di competenze adeguate a garantire continuità al “saper fare” d’eccellenza di uno dei settore di punta del Made in Italy nel mondo. Da questa esigenza, condivisa tra tutti gli attori della filiera, e da una convergenza di obiettivi tra mondo delle imprese e istituzioni, nasce il corso IFTS “Shoes and leathergoods specialist for luxury industry”, pioneristico progetto promosso da Confindustria Alto Milanese, in collaborazione con prestigiose aziende della moda attive sul territorio – con Christian Louboutin e Roveda 1955 come capofila-, AFOLMET, Università Cattolica del Sacro Cuore e Istituto Barbara Melzi di Legnano.
Un progetto nato su iniziativa delle stesse aziende, che punta a creare nuovi profili professionali con competenze trasversali, tecniche e gestionali, che riguardano tutto il processo produttivo – dallo sviluppo prodotto all’area tecnica, dalla gestione degli acquisti e dei fornitori a quella delle certificazioni di sostenibilità, dalla ricerca sui materiali al controllo qualità, fino alla produzione e industrializzazione – da formare e inserire nelle realtà aziendali del territorio, un distretto che rappresenta uno dei cluster industriali più importanti a livello nazionale ed internazionale per questo settore.
Il percorso formativo, alla sua prima edizione, è in partenza il 4 novembre e sarà articolato in 600 ore di aula presso la sede di Confindustria a Legnano e in 400 ore successive di stage, da svolgere nelle 15 aziende del territorio partner del progetto, con lo scopo di inserire i partecipanti nel mondo del lavoro.
La maggior parte delle ore di docenza del corso, strettamente collegato al contesto produttivo del territorio, sarà affidata a manager e imprenditori appartenenti ai brand promotori dell’iniziativa, che puntano così a trasferire in modo concreto e pragmatico il proprio know-how ai giovani, contribuendo a formare i talenti del futuro nel settore.
“Il distretto dell’alto milanese rappresenta un sistema produttivo d’eccellenza, dotato di quella ‘intelligenza artigianale’ che tutto il mondo ci invidia” dichiara Maurizio Carminati, Presidente di Confindustria Alto Milanese. “Un know-how prezioso che, in assenza di iniziative di formazione adeguate in grado di garantire continuità e di creare figure con competenze gestionali trasversali da inserire nelle nostre imprese, rischia di disperdersi. Questo progetto, nato da una visione integrata di filiera che coinvolge i principali brand del lusso che operano sul territorio, i calzaturifici, gli accessoristi e le concerie, vuole essere un importante step in questa direzione. Confindustria Alto Milanese è riuscita a far dialogare anime diverse, talvolta anche concorrenti, unite in questo progetto dalla volontà di trovare una soluzione ad un problema comune”.
“Crediamo fortemente in questa iniziativa, nata da una visione corale di filiera che dimostra una reale volontà di investire concretamente sulle persone, il vero asset strategico per le imprese del nostro distretto e di tutto il settore” afferma Silvia Paganini, Presidente Gruppo Moda Confindustria Alto Milanese. “Solo nell’area dell’Alto Milanese operano oltre 190 aziende, che impiegano 3.573 addetti e hanno un fatturato aggregato di circa 829 milioni di euro. L’education è diventata una vera e propria mission associativa: il nostro obiettivo è offrire alle nuove generazioni un percorso professionale solido e appagante, contribuendo a formare i futuri manager in un settore cruciale per l'economia e la creatività del nostro Paese”.
Il progetto formativo si inserisce in un percorso di più ampio respiro promosso da Confindustria Alto Milanese per valorizzare il distretto e le sue competenze uniche, avviato da due anni con l’Academy della calzatura, che ha contribuito ad inserire 40 nuove figure specializzate in produzione nelle aziende del territorio.