Economia - 24 ottobre 2024, 09:36

Accordo tra Intesa Sanpaolo e sindacati sul ricambio generazionale: 9mila uscite senza impatti sociali, assunti 3.500 giovani

L'istituto bancario, in una nota, sottolinea che «l'obiettivo è il raggiungimento di 4mila uscite volontarie entro il 2027 tramite pensionamento o Fondo di Solidarietà ed entro giugno 2028 l'assunzione di 3.500 giovani a tempo indeterminato, di cui 1.500 come global advisor»

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Intesa Sanpaolo: 

Intesa Sanpaolo accelera il ricambio generazionale nel quadro della trasformazione tecnologica e dell’ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del Gruppo, mediante 9.000 uscite senza impatti sociali, di cui 7.000 in Italia e 2.000 nelle controllate internazionali, entro il 2027, con un modello di business resiliente nello scenario di digitalizzazione e intelligenza artificiale.

Per quanto riguarda l’Italia, Intesa Sanpaolo ha firmato con le Delegazioni Sindacali di Gruppo di FABI, FIRST CISL, FISAC/CGIL, UILCA e UNISIN, l’accordo finalizzato a consentire un ricambio generazionale senza impatti sociali, a seguito anche degli importanti investimenti in tecnologia, oltre a definire le tappe di un percorso finalizzato ad abilitare modelli di servizio e di offerta orientati ad una maggiore semplicità ed efficacia per i clienti nonché liberare tempo da dedicare ad attività di sviluppo professionale, attraverso un importante piano di formazione per upskilling/reskilling, per affrontare al meglio le necessità di nuove skills digitali diffuse e di nuovi mestieri.

L’accordo individua le modalità e i criteri per il raggiungimento dell’obiettivo di 4.000 uscite volontarie entro il 2027, con l’accesso al pensionamento o al Fondo di Solidarietà da parte delle persone del Gruppo. Inoltre, entro giugno 2028 saranno effettuate 3.500 assunzioni a tempo indeterminato di giovani, di cui 1.500 come Global Advisor per le attività commerciali della Rete per garantire maggiore vicinanza alla clientela in particolare nel Wealth Management & Protection.

Le assunzioni saranno destinate a sostenere la crescita del Gruppo e le nuove attività e si aggiungono a quelle già previste nel quadro del Piano di Impresa 2022-2025, pari a 4.600 entro il dicembre 2025 a fronte delle 9.200 uscite che si concluderanno entro il primo trimestre 2025.

L’accordo prevede in particolare che:

- l’offerta riguardante le uscite volontarie venga rivolta a tutte le persone delle società italiane del Gruppo Intesa Sanpaolo, compresi i dirigenti;

- possa aderire, secondo modalità comunicate dal Gruppo, chi abbia maturato i requisiti di pensionamento entro il 31 dicembre 2030, incluse le regole di calcolo cosiddette “Quota 100”, “Quota 102”, “Quota 103” e “Opzione donna”;

- nel caso in cui le domande di pensionamento o accesso al Fondo di Solidarietà risultassero superiori al numero di 4.000 venga redatta una graduatoria unica a livello di Gruppo per tutto il personale delle società italiane, sulla base della data di maturazione del diritto alla pensione; nella graduatoria verrà data priorità ai titolari delle previsioni ex art. 3, comma 3 della L. 104/1992 per sé e alle persone disabili con percentuale di invalidità non inferiore al 67% oltre che a coloro che non erano rientrati nella precedente graduatoria predisposta sulla base dell’accordo del 16 novembre 2021.

Entro il 2027 sono inoltre previste, mediante azioni sul turnover naturale, 3.000 uscite per l’Italia e 2.000 uscite nette per le controllate internazionali, queste ultime interamente concentrate sulle funzioni centrali senza alcun impatto sui ruoli commerciali. Complessivamente, si prevedono per il Gruppo risparmi nelle spese del personale a regime (dal 2028), tenendo conto delle predette assunzioni - nell’ordine dei 500 milioni di euro annui e oneri da contabilizzare nel quarto trimestre 2024 nell’ordine, al netto delle imposte, dei 350 milioni di euro, che non hanno riflessi sulla prospettiva di utile netto del Gruppo per il 2024 a oltre 8,5 miliardi di euro già resa nota al mercato.

C.S.