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Busto Arsizio | 23 ottobre 2024, 13:19

Tempo di anniversari, con vista sul futuro: Anffas chiama a raccolta i benefattori

Appuntamento conviviale, venerdì 25 ottobre, in via Piombina. Il presidente della Fondazione Anffas Lion Mario Ravera, Diego Cornacchia: «A 20 anni da quando Pietro Magistrelli iniziò a costruire questa casa, abbiamo una struttura unica in Lombardia. Dobbiamo dire tanti grazie, per quanto fatto in passato, e guardare avanti»

Fondazione Anffas - Lion M. Ravera - Comunità alloggio Brugnoli Tosi

Fondazione Anffas - Lion M. Ravera - Comunità alloggio Brugnoli Tosi

Manca poco all’incontro conviviale, in via Piombina, organizzato per venerdì 25 ottobre dalla Fondazione Anffas Lions Mario Ravera. Un’occasione pensata per ricordare fondatori, collaboratori e benefattori scomparsi. E ringraziare. Non solo la Fondazione Renato Piatti, che gestisce il complesso, ma anche quanti hanno contribuito e tuttora contribuiscono, con il loro impegno volontario e professionale, alla comunità per persone con disabilità.

«La scelta del momento – approfondisce il presidente, Diego Cornacchia – non è casuale. Ormai alle spalle le limitazioni imposte dal Covid, è tornato il tempo di aprirsi, a 20 anni da quando Pietro Magistrelli iniziò a edificare questa struttura e a 10 dall’affidamento della gestione alla Fondazione Piatti. Bisogna rilanciare, anche guardandosi negli occhi, il rapporto con i nostri benefattori. E conquistarne di nuovi».

Sono oltre cento gli invitati per ravvivare il fuoco in quella che si può definire una fucina di solidarietà e accoglienza, tra donazioni e servizi offerti. «La nostra – continua Cornacchia - è una struttura unica in Lombardia, accoglie 35 persone con disabilità, dai 18 anni a over 60. La piscina costruita qui, che deve essere utilizzata da realtà simili alla nostra oltre che da Anffas, è solo un esempio eclatante di come non ci si fermi mai. Tutto è stato possibile grazie a una moltitudine di benefattori. Penso alle donazioni ma anche ai professionisti che hanno lavorato gratuitamente o a materiali forniti a prezzo di costo. Ecco, venerdì si vuole dire grazie, fare sintesi. E si vuole guardare, ancora con i benefattori, a un futuro che ha bisogno di loro per mantenere, integrare, migliorare».

Stefano Tosi

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