Avrebbe dovuto essere il momento clou dell’Ottobre del Tessile, con la presenza a Busto Arsizio di Michelangelo Pistoletto per l’inaugurazione della mostra Fashion B.E.S.T. in Segno Arte allestita a Palazzo Marliani Cicogna e per una conferenza in biblioteca.
L’artista, 91enne, oggi però non era molto in forma e prudenzialmente ha dovuto dato forfait. L’assessore alla Cultura Manuela Maffioli ha però fatto sapere che, compatibilmente con i suoi impegni, «quando si riprenderà, il maestro verrà a Busto e si potrà vedere in sua presenza la mostra, che starà allestita per un mese, e dialogare con lui».
Nel frattempo, l’esposizione è stata inaugurata insieme a Saverio Teruzzi, figura di riferimento di Cittadellarte Fashion B.E.S.T. (progetto che promuove ricerca e creatività nell'ambito della moda etica e sostenibile), che ha poi dialogato in sala Monaco con Fortunato D’Amico, curatore della mostra. Quest’ultima consta di abiti come opere d’arte e strumenti di sensibilizzazione per un cambiamento sociale responsabile, con al centro il concetto del riciclo. Alcune opere sono state realizzate da Pietra Pistoletto, figlia di Michelangelo.
La scorsa primavera Busto aveva ospitato La Venere degli Stracci e il Terzo Paradiso: «A maggio il maestro era già stato grande protagonista attraverso le sue opere», ha ricordato l’assessore Maffioli, rimarcando la battaglia per la sostenibilità che l’artista biellese «sta provando a combattere con il nobile linguaggio dell’arte».
Cittadellarte Fashion B.E.S.T. è una piattaforma fondata nel 2009 da Pistoletto e Franca Sozzani che riunisce artisti, aziende, fashion designer, istituzioni e che si dedica proprio allo sviluppo e alla promozione della sostenibilità del settore tessile e della moda.
L’esposizione «rientra nel grande programma dell’Ottobre del Tessile. Busto è una grande città tessile», ha detto Maffioli utilizzando consapevolmente il tempo presente. «E in questo mese festeggiamo il compleanno del Museo del Tessile, che compie 27 anni». Era presente anche l’assessore al Bilancio Alessandro Albani.
Dopo una visita della mostra allestita a Palazzo Marliani Cicogna, nella sala Monaco della biblioteca hanno dialogato il curatore D’Amico e Teruzzi. Quest’ultimo ha ammonito: «Spesso diciamo che “non esiste un pianeta B”. È una menzogna: la realtà è che non esiste un’umanità B. Abbiamo una scadenza sulla nostra schiena e dobbiamo cercare di allungarla giorno per giorno». Anche con l’impulso dell’arte.