Territorio - 22 ottobre 2024, 11:37

Ordine Architetti Varese: proposta di legge per garantire l'equo compenso

L’Ordine degli Architetti della provincia di Varese sottopone una iniziativa legislativa ai Consiglieri Regionali del territorio. La proposta ha come oggetto la tutela delle prestazioni professionali, affinché risultino debitamente onorate e saldate. «Circostanza mai troppo scontata di questi tempi»

Raffaele Nurra, consigliere dell'Ordine degli Architetti PPC della provincia di Varese

L’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Varese, per la più ampia attuazione dei propri dettati statutari, ha inteso sottoporre ai Consiglieri Regionali eletti nella provincia di Varese una iniziativa legislativa tesa alla valorizzazione della categoria professionale dei propri iscritti a vantaggio e a tutela dell’utenza e dell’interesse pubblico.

La proposta avanzata ha quale oggetto la tutela delle prestazioni professionali rese sulla base di istanze presentate alla pubblica amministrazione per conto dei privati cittadini o delle imprese.

La finalità è quella di tutelare il lavoro svolto dai professionisti e contestualmente attenuare l’evasione fiscale nel settore delle costruzioni.

Da ormai molto tempo risulta sempre più difficile per i Professionisti ottenere il pagamento della parcella e la facoltà per i Committenti, di poter ottenere i titoli abilitativi indipendentemente dal saldo degli onorari rende i Professionisti la parte più debole del processo.

La proposta ricalca i contenuti di alcune Leggi Regionali e quanto a suo tempo avanzata dalla Rete delle Professioni Tecniche, ma assume ancora maggior rilievo alla luce delle vigenti disposizioni sull’equo compenso (L. 21 aprile 2023 n. 49) che rappresentano un importante riconoscimento per i liberi professionisti, un passo in avanti verso il riconoscimento del ruolo che questi assicurano alla società e che passa anche attraverso la definizione di compensi commisurati alla quantità e qualità del lavoro.

Scopo dell’iniziativa ed auspicio è che i Consiglieri Regionali eletti nella provincia di Varese si facciano parte attiva e promotori per la presentazione di una proposta di Legge Regionale che subordini la conclusione della procedura autorizzativa alla prova dell’avvenuto pagamento del professionista che ha redatto gli elaborati tecnici alla base della istanza indirizzata alla Pubblica Amministrazione.

Intenzione dichiarata è quella di ottenere che le prestazioni professionali risultino debitamente onorate e saldate. Circostanza mai troppo scontata di questi tempi.

La soluzione individuata, allora, è stata quella di legare il rilascio dell’atto autorizzativo da parte delle Amministrazioni regionali, provinciali e comunali alla previa verifica, nelle forme di legge, dell’avvenuto pagamento, da parte del committente, del professionista sottoscrittore dell’atto progettuale.

In particolare, la proposta stabilisce che la presentazione dell’istanza autorizzativa o di istanza ad intervento all’ Amministrazione di volta in volta competente (non è detto espressamente che la novità sia limitata unicamente al settore edilizio/urbanistico) deve essere corredata dalla lettera di affidamento dell'incarico sottoscritta dal committente

Su di un altro versante, quello successivo il “rilascio dell’atto autorizzativo o della ricezione dell’istanza” proveniente dal privato, è fatto obbligo all’Amministrazione di ottenere l’autocertificazione (“dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà”) del professionista che dichiari l’avvenuto pagamento degli onorari stabiliti con riferimento alla Legge sull’equo compenso. La mancata esibizione della documentazione, secondo le forme richieste, può inficiare la procedura amministrativa posta in essere, impedendo ili completamento dell’iter amministrativo fino all’avvenuta integrazione a dimostrazione dell’avvenuto saldo delle competenze professionali.

Accanto alle motivazioni di cui sopra si ritiene che la Proposta di Legge possa costituire un efficace strumento di contrasto all’evasione fiscale.

L'evasione e l'elusione fiscale sono fenomeni fortemente destabilizzanti per l’economia e per la giustizia sociale del Paese, che costringono, sempre più, le istituzioni preposte a recuperare le mancate entrate nelle casse dello Stato, aumentando la pressione fiscale, che finisce per punire i cittadini e i professionisti onesti, che pagano regolarmente le tasse.

La misura proposta stabilisce regole chiare e trasparenti per le prestazioni professionali da rendere alla committenza privata per tutti gli interventi regolamentati dal testo unico sull’edilizia (comprese le nuove costruzioni) quale strumento per contrastare l’evasione fiscale e per salvaguardare contestualmente il lavoro dei professionisti onesti, in regola con il fisco.

Si ritiene necessario che lo Stato abbandoni radicalmente le politiche del “Condono” che, seppur abbiano consentito il recupero di notevoli risorse economiche, hanno finito per incoraggiare chi non versa correttamente le tasse e puntare contestualmente su nuovi strumenti strutturali, come quello qui proposto, finalizzati ad assicurare il regolare versamento delle tasse da parte di tutti i professionisti incaricati, da committenza privata, di prestazioni professionali nell’ambito dell’edilizia.

Files:
 PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE (273 kB)

c. s.