Sociale - 22 ottobre 2024, 15:41

“BAsta un filo” per abbattere steccati, intrecciare relazioni, emozionarsi

Iniziativa dell’associazione “Progetti fantasia”, il 26 ottobre, alla Pro Busto. L’assessore ai Servizi sociali, Paola Reguzzoni: «È un evento per persone che hanno in comune tante cose. La disabilità è solo uno degli argomenti, lì si tratterà di temi impattanti per tutti». Senza dimenticare il divertimento

La presentazione di "BAsta un filo" a palazzo Gilardoni

«Le iniziative “della disabilità” di solito sono incentrate “sulla disabilità”, non si esce da quel confine. “BAsta un filo”, invece, è un evento per persone che hanno in comune tante cose. La disabilità è solo uno degli argomenti, si tratterà di diversi temi, impattanti per tutti. È davvero un’iniziativa trasversale». Parola di Paola Reguzzoni, assessore ai Servizi sociali, nel presentare “BAsta un filo”, in programma sabato 26 ottobre, dalle 10, alla sala Pro Busto.

In prima linea, nell'organizzazione, l’associazione “Progetti fantasia”, impegnata in percorsi di inclusione e autonomia per giovani con disabilità. Tra gli interventi in programma: Giuseppe Delmonte (associazione Olga) interverrà sul tema drammatico (nel suo caso, con risvolti autobiografici) del femminicidio, il filosofo pop e divulgatore Fausto Lammoglia parlerà di media, tv e manga, Elisa Hilal e Cristina Randi, di Taglio e cucito, trasformeranno i ragazzi e le ragazze di “Progetti fantasia”, con i volontari, in modelli: sfileranno indossando capi da loro stessi realizzati (la passerella è in programma alle 18). Nell’arco della giornata, altre realtà si presenteranno, rendendo l’appuntamento ricco e sfaccettato (ingresso gratuito, offerta libera).

«Per noi – puntualizza Tiziana Bollani, in rappresentanza della presidente di “Progetti fantasia”, Simona Lamperti – è importante fare vivere quante più esperienze possibile, non solo ai nostri ragazzi, anche ai volontari, a fratelli, sorelle, amici. Persone che provano le stesse emozioni». La volontaria Romina Cristallo sul titolo della giornata: «BA ovviamente sta per Busto Arsizio. Quanto al filo, l'idea, anche sulla scorta del lavoro innescato nella sartoria di Cristina Randi, è che ci sia un passaggio da un filo all’altro. Per arrivare a una rete che vogliamo creare e incrementare».

Per questo, fa presente Gabriel Scolafurru, del Rugby Legnano, tanta esperienza di condivisione con “Progetti fantasia”, «…consegneremo dei fili a quanti verranno a trovarci. Vogliamo davvero creare una rete. Anche i temi che affrontiamo sono intrecciati tra loro. Cultura, sport e inclusione sono sempre stati affrontati separatamente. Non è l’approccio giusto. Il grande scopo finale? Suonerà strano ma è cambiare il mondo».

S.T.