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Busto Arsizio | 18 ottobre 2024, 10:00

Si rialza la saracinesca in via Mentana: da “Jolly alimentari” a “Macelleria Fiora”

Marco Fiora sbarca a Busto con un’attività tutta sua dopo una lunga esperienza dietro i banchi della grande distribuzione: «Volevo cambiare, cerco il contatto con le persone, insieme alla mia famiglia»

Il negozio di via Magenta

Il negozio di via Magenta

In via Mentana 16 a Busto Arsizio la cler è tornata ad alzarsi, dopo tre anni di stop. Non più per la ragione sociale “Jolly alimentari” ma per “Macelleria Fiora”. Dietro al bancone del locale, più o meno 130 metri quadri rimasti riconoscibilissimi, c’è Marco Fiora, 42 anni da Magnago, con la famiglia: la moglie, Irene, e i genitori, Paolo e Donatella. L’inaugurazione è avvenuta pochi giorni fa, partenza di un percorso che il titolare spera lungo. «Qui – chiarisce Marco – vogliamo ricreare qualcosa che si rischia di perdere e che, credo, tante persone ancora cercano. Cioè il negozio tradizionale, quello in cui persone incontrano persone, per comprare un prodotto buono e affidabile».

Fin dalla vetrina si nota l’offerta di servizi di ristorazione per privati.

È nelle nostre corde, attiveremo anche la gastronomia. Ma innanzitutto proponiamo carni e formaggi. Nel nostro caso, anche la filiera è familiare. Non solo sia io che mio padre siamo macellai, c’è anche uno zio allevatore. I clienti troveranno da noi carne italiana, di razza piemontese, proveniente dalla provincia di Cuneo. C’è una collaborazione con un’azienda vitivinicola nelle Langhe, anche da questa arriveranno prodotti interessanti, classici di quella zona. L’idea è: proposta di qualità nel negozio di una volta. I clienti di Busto dovrebbero apprezzare.

Ecco, Busto: come mai la scelta di aprire qui?

«Mi è sempre piaciuta, a pelle. È una città a tutti gli effetti ma ci si riesce a respirare. Trovo che sia più vivibile rispetto ad altre, delle stesse dimensioni o anche un po’ più piccole, più congestionate, incasinate. Vengo da un mondo completamente diverso da questo negozio, quello della grande distribuzione. Volevo cambiare. A Busto, qua e là, si vede ancora la possibilità di una vita, chiamiamola così, “popolare”, fatta di contatti. È il contesto in cui vorrei lavorare. Non è un caso che, oltre alla nostra carne, offriamo prodotti da market, in linea con quello che in questo locale avveniva prima.

Hai conosciuto i precedenti proprietari?

«I Colpani, sì. Sono contenti che in via Mentana riprenda un’attività, in linea con quello che loro hanno portato avanti per decenni. Mi hanno passato informazioni utili. Il giorno dell’inaugurazione, oltre a nostri amici e familiari, sono passati anche loro vecchi clienti. Qualcuno si è perfino commosso. Non mi stupisce. Quasi ci si dimentica, oggi, che in giro c’è anche voglia di negozio di vicinato, di guardare in faccia chi sta dietro al bancone e di ritrovarlo dopo, per scambiare qualche opinione su quello che si è comprato o per "ciciarà", mentre si sceglie qualcosa.

Sbarchi a Busto. Che cosa ci dici dei bruscitti?

Che la ricetta è rigorosa. Io posso mettere a disposizione ottima carne. Poi la palla passa a cuochi e cuoche.

Stefano Tosi

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