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Territorio | 17 ottobre 2024, 12:40

“Il diritto all’unicità” riempie di studenti la sala convegni di Villa Recalcati

Un incontro dedicato al rispetto delle diversità e alle forme visibili ed invisibili delle discriminazioni

“Il diritto all’unicità” riempie di studenti la sala convegni di Villa Recalcati

Davanti a una Sala Convegni piena di studenti, si è svolto oggi “Il diritto all’unicità”. Promosso dalla Provincia di Varese, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale, l’Università dell’Insubria e Arcigay Varese, il convegno è nato per promuovere la sensibilizzazione sul concetto del rispetto e sul valore delle differenze.

"Ragazze e ragazzi, sono contento della vostra partecipazione a questo convegno, un momento pensato soprattutto per voi. L'iniziativa di oggi deve essere il punto di partenza per un vero cambiamento culturale all'interno delle nostre scuole. Riflettendo sull'importanza storica di figure come Berlinguer, che hanno segnato momenti cruciali del nostro Paese, è evidente che, nonostante i passi avanti fatti, c’è ancora molto da fare per raggiungere un cambiamento culturale profondo. Come sancito dall’articolo 3 della nostra Costituzione, i diritti devono essere garantiti a tutti, senza distinzioni.

La Provincia ha il compito di portare questi temi sui tavoli istituzionali e lavorare affinché la diversità, che per voi giovani è già una normalità, diventi anche per noi adulti un valore culturale riconosciuto e praticato” le parole con le quali Marco Magrini, Presidente della Provincia, ha aperto il convegno.

A dare il via al dibattito è stato l’Articolo 3 della Costituzione italiana, che sancisce l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche o condizioni personali e sociali.

In presenza di dirigenti scolastici, referenti di plesso e di alcune classi dell’Enaip, è intervenuto il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese, Giuseppe Carcano, facendo un affondo sui temi del rispetto e dell’inclusione a partire dai banchi di scuola, dichiarando: “Un incontro come quello odierno permette di analizzare, far emergere e, a volte, decostruire, gli stereotipi che limitano la definizione di un’identità personale autentica e libera. Dobbiamo educare i giovani e le giovani, i nostri studenti e le nostre studentesse, alla valorizzazione delle differenze, al rispetto reciproco e alle relazioni. È di fondamentale importanza, per evitare la cristallizzazione di stereotipi psicologicamente ed emotivamente dannosi per i nostri ragazzi”.

Anna Danesi, Consigliera di Parità della Provincia di Varese, ha dichiarato: “Viviamo in una società nella quale ancora oggi ci sono disuguaglianze e stereotipi. È importantissimo superare le discriminazioni e per farlo occorre innanzitutto saperle riconoscere e poi attuare un cambiamento culturale, io credo a partire dal linguaggio che deve essere inclusivo e declinato nel genere. E’ importante l’utilizzo che facciamo della lingua perché nella maggior parte dei casi riflette come siamo. Certamente se guardiamo al passato, anche recente, molti progressi sono stati fatti su queste tematiche, pensiamo anche alle carriere alias, ma dobbiamo continuare perché ciascuno di noi può fare la differenza nel cambiamento culturale”.

Aperto dal Prof. Paolo Nitti, dell’Università degli Studi dell’Insubria, l’intervento su “Prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione” concluso poi dalla Prof.ssa Paola Biavaschi, che ha analizzato lo stereotipo fra legislazione e scelte espressive. Le relazioni dei docenti universitari hanno approfondito il tema degli stereotipi a seconda della prospettiva giuridica e linguistico-educativa, concentrandosi in particolare sugli stereotipi di genere.

Sono seguite riflessioni sul tema delle discriminazioni sulla base degli orientamenti e delle identità di genere, che possono avvenire in maniera diretta con aspetti visibili, come gli atteggiamenti e i comportamenti violenti e discriminatori, e indiretta e invisibili, rappresentata da una dimensione sommersa, per lo più inconsapevole, a causa di stereotipi, credenze e pregiudizi che influenzano la cultura e la società.

Tra i temi affrontati, le carriere alias nelle scuole che consentono di essere riconosciuti con il nome e il genere che rispecchia l’identità dello studente, promuovendo inclusività e rispetto nell'ambiente scolastico, pur mantenendo il nome legale per le questioni amministrative ufficiali.

“Oltre gli stereotipi: comprendere e valorizzare le diversità” è stato il tema affrontato da Elisabetta Piotti di Arcigay Varese, che ha dato vita a un interessante confronto con gli studenti sul concetto di diversità, sugli stereotipi e sul funzionamento dei bias cognitivi.

Una docente presente al convegno ha elogiato l'iniziativa, evidenziando l'importanza di portare le classi fuori dalla scuola per partecipare a eventi che favoriscono la crescita e il confronto con altre realtà.

Il convegno si è concluso con Michela Prando, attrice, regista e pedagogista che si è esibita una performance intitolata “Anime DiVersi”.

“Anime DiVersi: parole, racconti storie. Storie che appartengono a tutti e tutte, emozioni che arrivano dal profondo – ha spiegato l’attrice che nella sua esibizione ha sfidato i pregiudizi celebrando l'unicità di ciascuno sottolineando - quanto sia prezioso alzare il proprio sguardo per leggere le parole dell’altro. Un viaggio interiore per scoprire che siamo tutti, insieme, una molteplicità di voci, di esperienze, di crepe e di identità”.

Non da ultimo, i recenti fatti di cronaca che portano l’attenzione su episodi di violenza e discriminazione veicolati e il tema dei social media, che ogni giorno veicolano immagini e video di episodi discriminatori.

"La conferenza di oggi è stata un importante momento di confronto sul tema del rispetto e dell'inclusione a scuola, con un focus particolare su pregiudizi e stereotipi che alimentano il bullismo. I dati della FRA, Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali, sono purtroppo allarmanti: in Italia la percentuale di persone che hanno denunciato forme di bullismo e molestie a scuola a causa del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere è passata dal 43% del 2019 al 67% del 2023.

A livello europeo, oltre un terzo delle persone LGBTIQ subisce discriminazioni nella vita quotidiana. È evidente che dobbiamo impegnarci maggiormente per creare un ambiente scolastico dove ogni studente si senta sicuro e accettato. Ringrazio tutti i partecipanti e mi auguro che questo sia solo l'inizio di un percorso condiviso per costruire una scuola veramente inclusiva" ha concluso Giovanni Boschini, presidente Arcigay Varese.

c. s.

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