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Valle Olona | 01 ottobre 2024, 18:52

La bandiera del Tavolo della Pace sventola in consiglio a Castellanza

Nell’ultima seduta dell’assemblea cittadina l’amministrazione ha voluto sottolineare, anche attraverso questo promemoria visivo, l’adesione all’iniziativa che intende contribuire a creare una rete per elaborare progetti e proposte sul tema della pace

La bandiera del Tavolo della Pace sventola in consiglio a Castellanza

Nella seduta di lunedì 30 settembre del consiglio comunale castellanzese la prima cosa che è salata all’occhio a tutti i presenti all’interno della sala colonne di Palazzo Brambilla è stata la bandiera posizionata al centro del tavolo a cui siedono i consiglieri, sulla quale si poteva leggere distintamente la parola “Pace”.

A spiegarne il significato, durante le comunicazioni iniziali, è stata la vice sindaco Cristina Borroni: «A partire da gennaio di quest’anno è stata avviata sul territorio della Valle Olona, di Busto Arsizio e dell’Alto Milanese l'iniziativa del "Tavolo in cammino per la pace" , che ha finalità civiche, culturali e di utilità sociale, e intende contribuire a creare una rete per elaborare progetti e proposte sul tema della pace, intesa non solo come assenza di guerra, ma come valore essenziale della convivenza tra le persone.
Obiettivo del Tavolo è promuovere la cultura della legalità, della pace e dell'importanze del rispetto delle regole della convivenza civile».

Un’iniziativa che sin da subito è stata accolta positivamente dal gruppo Partecipiamo, che ha voluto cogliere l’occasione per spiegarne in significato anche alla cittadinanza.
«Come amministrazione comunale – ha proseguito la vice sindaco – condividendo pienamente le finalità del tavolo, ci siamo impegnati a valutare e patrocinare le diverse iniziative e i progetti di volta in volta vorrà proporre.
Questa sera, dunque, esponiamo in consiglio comunale la bandiera che, durante la festa degli oratori, è stata consegnata a noi e agli altri entri che hanno condiviso il percorso fin qui svolto, che vuole promuovere una cultura di pace a partire dall'impegno di ciascuno di noi».

Un impegno che, seppur accolto con favore anche dai presenti consiglieri di minoranza, è riuscito a perdurare almeno all’inizio della seduta, quando gli argomenti all’ordine del giorno hanno riguardato principalmente temi di natura tecnico finanziaria come il consuntivo di bilancio o l’ultima variazione presentata dall’assessore Maria Luisa Giani.
«Si tratta di una serie di disposizioni che, seppur in un lasso di tempo molto più breve di quello che avevamo pensato a inizio mandato, pongono le basi per una serie di interventi futuri – ha sottolineato l’assessore al bilancio – abbiamo, infatti, voluto lasciare alla comunità un documento che consenta di portare avanti la nostra visione della città, toccando, seppur in pochi mesi, tutti i temi su cui secondo noi è necessario intervenire».

Uno spirito che è stato rimarcato anche dalla vice sindaco: «Abbiamo cercato di inserire in questa variazione tutti gli interventi che possono essere effettuati in questo breve lasso di tempo – ha ribadito Cristina Borroni – interventi che possono essere garantiti e portati a termine, in modo tale da lasciare la maggior parte delle cose fatte, per quanto possibile.
Per quanto riguarda i temi che richiedono percorsi più lunghi nel tempo, stiamo provando a portarli avanti quanto più possibile, per non lasciare questioni in sospeso nonostante quello che è successo; lo facciamo perché volgiamo realizzare fino in fondo tutto quello che riusciremo del programma che abbiamo presentato ai castellanzesi, vogliamo portare a termine l’impegno che abbiamo preso con la città, per senso di responsabilità nei suoi confronti e di chi vi abita».

Alla fine di questa prima parte della seduta il consiglio è passato a discutere di alcune mozioni presentate dal consigliere di minoranza Mino Caputo, discussioni durante le quali gli animi si sono progressivamente scaldati per motivi di natura squisitamente formale, a partire da quella riguardanti la gestione dei cani sul territorio comunale.

Il consigliere Caputo, infatti, ha richiesto all’amministrazione di impegnarsi per mettere in campo una serie di iniziative per sensibilizzare i proprietari degli animali a condurre i propri cani al guinzaglio e a non abbandonare le deiezioni per strada.
«I cani lasciati liberi – ha spiegato – possono creare problemi, anche quando sono i più tranquilli del mondo; la loro presenza, infatti, può causare incidenti fortuiti, soprattutto se in concomitanza con quella dei bambini, e possono creare disagio a chi ne ha paura.
Per quanto riguarda le deiezioni, poi, sappiamo tutti quanto è spiacevole ritrovarsele di fronte sulla strada o nei parchi».

Una richiesta che è stata accolta dal gruppo Partecipammo, che ha però richiesto al consigliere di emendare il documento poiché la legge non è chiara sull’obbligo di tenere in ogni momento i cani al guinzaglio.
Ecco perché si è voluta sostituire la dicitura con “nel rispetto della normativa”, sostituzione che è avvenuta solo dopo una discussione importante tra i due schieramenti.

Loretta Girola

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