Il Collegio Rotondi di Gorla Minore quest’anno ha messo in campo una serie di iniziative per festeggiare nella maniera migliore possibile il 425° anniversario della sua fondazione, traguardo che lo ha reso ufficialmente il più antico istituto paritario d’Italia a vantare un curriculum verticale che abbraccia tutti i gradi d’istruzione, dall’asilo fino all’università.
Dopo aver ricordato l’importante ricorrenza insieme a Papa Francesco la scorsa primavera, rimarcando così lo spirito che da sempre caratterizza la storica realtà gorlese, lunedì 30 settembre a far visita all’istituto per celebrare l’anniversario sarà il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
«Siamo profondamente onorati di poter accogliere il Ministro Valditara in un momento così importante per la nostra comunità educativa – ha sottolineato il rettore don Andrea Cattaneo – questa visita non solo celebra la storia del nostro collegio, ma offre ai nostri ragazzi l’opportunità di confrontarsi direttamente con le istituzioni su temi che riguardano il loro futuro scolastico e formativo».
Per dare il degno risalto a questo evento che darà lustro non solo al collegio ma a tutto il territorio, il Ministro sarà accolto dal Prefetto Salvatore Pasquariello, da alcuni dei sindaci dei 30 comuni dai quali provengono gli oltre 700 studenti del Collegio Rotondi di Gorla Minore e dalle autorità locali.
La cerimonia ufficiale avrà luogo nel quadriportico d’onore, dove tutti gli alunni si riuniranno per accogliere il Ministro con un saluto istituzionale del Rettore, per poi intrattenere tutti con un momento di animazione musicale.
La giornata, poi, proseguirà con la visita ad alcuni degli spazi del Collegio, tra cui la biblioteca storica, che custodisce preziosi volumi del XVIII secolo ancora in perfette condizioni, e l’incontro in aula magna con gli studenti del liceo, dove i ragazzi potranno dialogare personalmente con il Ministro confrontandosi su temi legati al mondo della scuola e alla realtà che vivono ogni giorno.
«Dare ai nostri studenti la possibilità di discutere direttamente con il Ministro dell’Istruzione su questioni che li toccano da vicino è per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione – ha concluso don Andrea Cattaneo – è un segno concreto della centralità del dialogo e dell’ascolto nella nostra missione educativa.
Questo momento, dunque, non si configura solo come una celebrazione storica, ma anche come un’opportunità di crescita per gli studenti, che potranno così sentirsi parte attiva di un percorso educativo che li coinvolge e li responsabilizza».
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