Busto Arsizio - 25 settembre 2024, 08:00

VIDEO. Sacco azzurro, ritorno "alle origini". Con ancora tante domande

Martedì gli anziani di Sant'Edoardo, dove iniziò l'esperimento ora diffuso in tutta Busto, si sono confrontati con Agesp. Tanto interesse e qualche raccomandazione: «Noi ci mettiamo l'anima»

VIDEO. Sacco azzurro, ritorno "alle origini". Con ancora tante domande

È il quartiere dove tutto iniziò: il sacco azzurro con chip che ha seminato inquietudine apparentemente in tanti bustocchi, a Sant’Edoardo è di casa da anni. Ma a Spazio Amico – il luogo creato dalla parrocchia per far vivere ore insieme agli anziani – il tema ha visto una raffica di domande.

Sala piena in viale Alfieri, come del resto per tutti gli incontri del format, ma certo qui si è vista tutta l’energia che ci mettono le persone con qualche anno più nel seguire la differenziata in modo scrupoloso. Danno tanto, chiedono uguale precisione.

La responsabile dell'Igiene ambientale Claudia Colombo ha illustrato la raccolta puntuale come ha fatto per tutto quest’anno negli incontri ideati da Agesp nei diversi rioni; accanto a lei, Mariachiara Bagni, responsabile della comunicazione dell’azienda. Ogni parte della raccolta spiegata, esplorata, anche con il sostegno delle domande che raccontavano tutta la meticolosità degli anziani, ma pure le loro difficoltà.

Andare al centro multiraccolta per portare diverso materiale, ad esempio, non è proprio alla portata di tutti, non quando una persona è sola o con difficoltà fisiche. Oppure faceva notare una signora, da tre anni vorrebbe buttare il condizionatore, ma per questione di regole Agesp non può mandare in casa degli operatori: possono raccogliere solo all’esterno.

C'è anche un progetto che si spera di realizzare, un centro raccolta mobile. Sarebbe la manna per gli anziani o chi ha problemi a recarsi a Sacconago. 

Di certo le domande sono ancora tantissime, ma il tema è anche ampio (e ci sono rifiuti per cui le differenze pesano tra Comune e Comune). E gli anziani, ci tengono a rispettare le regole ma anche ad avere un servizio adeguato, risposte certe, cortesia.

Importante però anche un altro messaggio affidato da Agesp sul finale dell'incontro, alla presenza di don Antonio Corvi e del professor Maurizio Moscheni: la minor produzione di rifiuti inizia quando si fa la spesa. La dottoressa Colombo ha aiutato a capire che già davanti al carrello si aiuta il pianeta, e anche se stessi.

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Ma. Lu.

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