Sociale - 24 settembre 2024, 08:00

C’è una vita oltre la demenza. Due iniziative per una società consapevole

L’associazione “A casa di Bartolo” si propone di aiutare le persone affette da demenza e i loro familiari a riprendere a vivere, tra socialità e passioni, con l’aiuto di una società consapevole. Sono due le iniziative proposte: una vendita di biscotti per beneficenza e degli incontri finalizzati a riscoprire tutto quello che si può fare al di là della malattia

L’associazione A casa di Bartolo nasce dalla volontà della presidente Stefania Verderame di aiutare le persone affette da demenza e i loro familiari. Dalla sua esperienza, ha capito che la diagnosi di questa malattia può gettare un velo di sconforto su chi ne soffre e sulla sua famiglia. Cambiano i rapporti interpersonali e la vita quotidiana, e spesso si finisce per isolarsi. Per questo, l’Associazione ha organizzato due iniziative con l’obiettivo di rendere la società consapevole, e di fare in modo che accolga le persone affette da demenza e le loro famiglie, perché «c’è una vita oltre alla malattia».

In occasione del mese dell’Alzheimer, l’Associazione ha deciso di collaborare con il panificio Frangipane di Busto Arsizio (via Goffredo Mameli 33) organizzando una vendita di biscotti. Fino al 30 settembre, si possono acquistare confezioni di dolcetti al costo di 5 euro. Parte del ricavato sarà destinato alla Casa di Bartolo e servirà per promuovere ulteriori progetti.

La presidente ha deciso che questi biscotti avranno la forma di una casa: «Tengo molto all’ambiente domestico - spiega - perché, quando è stata diagnosticata la demenza a mio padre, ho visto la mia casa trasformata. Abbiamo dovuto spostare i mobili e cambiare la doccia, riorganizzare la zona notte.

La malattia - continua - tende ad isolare le persone che ne soffrono e le loro famiglie dalla realtà esterna: cambiano le attività, le strade e tutto il resto. Fuori si evolve ogni cosa, ma dentro tutto si ferma».

Con questi biscotti, l’Associazione si propone di sensibilizzare la società, in modo da ricollegare le persone affette da demenza e i loro caregiver con il mondo esterno. Ecco perché il nome dell’iniziativa è “Porta a casa la dolcezza e sostieni il cuore della comunità”.

Questo è solo il primo dei progetti che A casa di Bartolo organizza collaborando con alcune realtà del territorio, con l’obiettivo di creare una comunità consapevole e pronta ad accogliere chi è affetto da demenza.

Per lo stesso fine, l’Associazione ha pensato ad un percorso di 6 incontri sul tema “Come la demenza trasforma le persone che ne sono affette e i loro familiari”. Con il patrocinio del Comune di Busto Arsizio, sono stati fissati gli appuntamenti (28 settembre, 19 e 26 ottobre, 16 e 23 novembre, 14 dicembre) nella sala riunioni di Villa Tovaglieri, in via Alessandro Volta 4.

Durante questi incontri, che dureranno dalle 10.30 alle 12, diversi professionisti parleranno di come la demenza trasforma la persona affetta e i suoi cari, con lo scopo di dare la possibilità - soprattutto ai caregiver - di appassionarsi ad attività semplici, come i lavori manuali, e di tornare a vivere.

«Vogliamo far capire come affrontare la malattia - spiega Stefania Verderame - perché spesso la diagnosi viene vissuta male, e la demenza è vista come qualcosa che ti impedisce di vivere. Ecco perché ci proponiamo di creare momenti di vita sociale. E poi, vogliamo rendere consapevoli anche le persone che sono estranee a questa realtà, in modo che possano aiutare chi la sta vivendo, e magari riconoscere le persone che iniziano a mostrare i primi sintomi della malattia».

Par partecipare al percorso è necessario contattare l’Associazione al numero 3382454348 o all’indirizzo mail acasadibartolo@gmail.com. La quota di partecipazione è di 21 euro per ciascun incontro; il ricavato sarà devoluto all’Associazione.

Alessia Martignon