Busto Arsizio - 24 settembre 2024, 17:14

Dipendenti comunali senza parcheggi, il Csa chiede una soluzione. «E si assumano più educatrici»

Con gli imminenti lavori all’ex Borri, il personale di Palazzo Gilardoni non avrà più uno spazio dove lasciare l’auto. «Soluzione da trovare senza se e senza ma», dice Angiolini Liguori, presentando una proposta. Sul tavolo anche il tema del risparmio energetico e delle carenze di organico per asili nido e scuole dell’infanzia

Angiolino Liguori (a destra). Accanto a lui, Domenico Godano

Dai parcheggi per i dipendenti comunali al “premio” legato ai risparmi energetici fino alla necessità di un ampliamento di organico per asili nido e scuole dell’infanzia.
Sono diverse le richieste che il Csa mette sul tavolo dell’amministrazione comunale di Busto Arsizio. «I problemi non mancano», mette in chiaro Angiolino Liguori, affiancato dal segretario provinciale Domenico Godano e dai delegati Rsu del sindacato.

La «soluzione» proposta

Liguori parte dal caso dei parcheggi per i dipendenti di Palazzo Gilardoni che a breve, quando partiranno i lavori per la palazzina di housing sociale nell’area dell’ex calzaturificio Borri, non avranno più un luogo dedicato dove lasciare l’auto.
«Sembra una questione di minor conto, ma non lo è – esordisce Liguori –. Tra un mese e mezzo, dove andranno a posteggiare i lavoratori del Comune? È un problema anche per l’utenza, perché parliamo di oltre cento persone che andrebbero a occupare i posti degli altri cittadini».

Ma il sindacato, oltre ad aver sollevato la questione («Da almeno un anno a questa parte»), ha anche proposto una soluzione: «Vicino al parcheggio Landriani – spiega Liguori – ci sono due terreni incolti, uno di proprietà dell’amministrazione, l’altro di Agesp. Quindi, di fatto, sono entrambi del Comune. Ebbene, quella potrebbe essere la soluzione ottimale. I dipendenti non chiedono posteggi numerati e nemmeno perfettamente asfaltati, basta che l’area venga resa “agibile”. Mi appello soprattutto al sindaco. I dipendenti del Palazzo sono figli di un Dio minore rispetto a Polizia locale, Agesp e a chi lavora in biblioteca? Si trovi il parcheggio, senza se e senza ma. Io e il Csa non capiremmo se ciò non avvenisse e dovremmo decidere in assemblea come comportarci».

Risparmio energetico

Altra questione: il risparmio energetico. Il sindacalista cita una circolare del 2022 emanata dal dipartimento funzione pubblica quando c’era il problema dei rincari del gas per via della guerra in Ucraina. Nel documento si dice che «una quota parte delle eventuali economie derivanti da riduzioni di spesa possono essere utilizzate per finanziare la contrattazione integrativa e per attivare gli istituti premianti».

Di fatto, una parte della cifra risparmiata può essere destinata ai dipendenti comunali. «È stato cambiato l’orario di lavoro e i dipendenti hanno responsabilmente accettato per favorire il risparmio energetico. Però, poi, ci siamo dovuti far sentire tante volte, perché la risposta era sempre che Agesp doveva fare i conti. Alla fine, per il 2022 abbiamo avuto circa 50mila euro, la metà di quanto risparmiato, e solo in questi giorni sono arrivati i dati del 2023. E ci è stato detto che il risparmio è stato di 28mila euro». Il sindacato, però, pensa che la cifra possa essere più alta e chiede «una verifica del dato da parte di un ente terzo».

Più forze per nidi e materne

C’è poi il tema delle educatrici di asili nido e scuole dell’infanzia: «Da sempre c’è un problema di carenza d’organico – afferma il rappresentante sindacale –. Le maestre hanno dimostrato ancora una volta un senso di responsabilità che va al di là della loro mansione garantendo all’utenza e ai bambini il servizio del centro estivo. Ma in questa sede chiediamo una verifica su nidi e materne perché in alcune strutture mancano educatrici. C’è una graduatoria dei nidi di 21 persone. Se l’amministrazione vuole far funzionare scuole, deve deve assumere. Altrimenti ci dica che cosa vuole fare».

Sul fronte del personale, Liguori fa notare che le recenti 47 assunzioni sono arrivate dopo «le nostre pressanti richieste formulate durante tutte le riunioni». E sul tema degli orari delle commissioni, la richiesta del Csa è di tornare a convocare le sedute soltanto il martedì e il giovedì, giorni di rientro pomeridiano del personale fissati nel periodo dell’austerity.

Riccardo Canetta