L'affetto di Busto Arsizio, ma anche quello di Gignese. La città dove Alberto Chierichetti è nato e cresciuto e quei monti dove ha trascorso tante stagioni con la sua amata moglie Giovanna. Un unico cordoglio, un'unica gratitudine, quelli risuonati oggi nella basilica di San Giovanni per l'imprenditore, grande amante della musica (LEGGI QUI).
La sua Giovanna al termine delle esequie - celebrate da don Francesco Casati ma anche da don Koudjo Albert Tafou, venuto appunto da Gignese per manifestare la riconoscenza della comunità - ha detto grazie a chi è stato vicino e ha tenuto nel cuore l'immagine di Alberto quale era. Un uomo che ha lavorato, ha voluto bene alla sua famiglia (come gli adorati nipoti, «i suoi ragazzi») e alla sua città, all'Alpino dove guidava i giovani nelle passeggiate, tanto che l'avevano premiato come "capitano". Il riferimento toccante ai suoi occhi semplici, con cui guardava la vita: «Ricordatelo come un uomo buono» ha concluso Giovanna.
Diverse immagini si sono intrecciate durante la funzione, il parroco di Gignese ha ringraziato i Chierichetti per quanto si sono presi cura della chiesa del Madonna del Sasso: «Giovanna ha fatto tantissimo e se riusciva a fare tutto, è anche grazie a suo marito».
Una coppia affiatata e capace di dare tanto amore. Come ha ricordato in un messaggio sui social il segretario generale dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa, Despina Chatzivassiliou, figlia del bustocco ad honorem Giordano. Lei chiamava Alberto, il suo papà italiano: «Dicono che una persona muore quando non ci ricordiamo più di lei… Sono convinta che Alberto rimarrà eterno perché saremo in tanti a ricordarci del suo bel sorriso, i suoi occhi blu di ragazzino birichino, il suo senso d’umore, la sua generosità per i suoi vicini ma anche quelli più lontani, il suo grandissimo, tenero cuore! Buon viaggio al Paradiso carissimo Alberto. Buon coraggio Giovanna mia per continuare la vita senza il compagno fisicamente presente ma sempre vivo nel tuo cuore, Buon coraggio papà e tutti gli amici cari di Alberto che dovete farlo vivere sempre nei vostri ricordi».
Redazione