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Busto Arsizio | 19 settembre 2024, 15:48

Prosa, lirica e spettacoli più “leggeri”. Parte la nuova stagione del teatro Sociale Cajelli

Dopo le infiltrazioni causate dalle piogge che avevano costretto allo stop per alcuni mesi, ripartono le attività della sala di piazza Plebiscito. Presentato il calendario, tra prosa, lirica, spettacoli per le scuole e la novità della collaborazione con AD Management, che proporrà un cartellone più “leggero”. Tra i nomi sul palco di Busto: Lopez e Solenghi, Elio, Federico Buffa, I Legnanesi, ma anche Cruciani, Scanzi, Travaglio

Prosa, lirica e spettacoli più “leggeri”. Parte la nuova stagione del teatro Sociale Cajelli

Parte la nuova stagione del teatro Sociale Cajelli. E questa è la prima, importante notizia. Dopo le infiltrazioni causate dalle piogge che avevano costretto allo stop per alcuni mesi, ripartono le attività della sala di piazza Plebiscito.
I lavori di ripristino di alcune parti della copertura della struttura che conta 130 anni (che hanno richiesto una spesa di 30mila euro) sono stati ultimati.
E questa mattina, negli spazi del Ridotto “Pirandello”, è stata presentata la stagione teatrale 2024/2025. Tra prosa, lirica, spettacoli per le scuole e la novità della collaborazione con AD Management, che proporrà un cartellone più “leggero”, con musical e comicità, ma anche spettacoli di volti noti del giornalismo.
«Ci avvicineremo alle cento serate, un risultato importante e un impegno gravoso per la struttura, coadiuvata dall’associazione Educarte. Insieme portiamo avanti il lavoro di Delia Cajelli», ha detto il presidente del teatro Luca Galli, ringraziando l’amministrazione comunale per l’attenzione alla sala di proprietà della Fondazione Comunitaria del Varesotto.

Prosa e opera. E una compagnia stabile

Continuano le produzioni in prosa e opera. Per quanto riguarda le prime, «portiamo avanti il lavoro che ci vede impegnati da due stagioni e che si fonda su produzione e formazione – spiega Federico Grassi, direttore artistico della sezione Prosa –. L’anno scorso abbiamo portato a teatro oltre duemila studenti e ci aspettiamo di aumentarne il numero». Con una novità: «La creazione di una compagnia stabile del teatro Sociale. Produrremo l’Otello che debutterà a novembre e vedrà sul palco tre allievi della compagnia, e continuerà la tradizione della Giornate Pirandelliane, con lo studio e l’allestimento di “Questa sera si recita a soggetto”. A inizio ottobre verrà esportato fuori Busto “Unanumo, nessuno e centomila” (leggi qui). In programma anche cinque allestimenti nella sala del Ridotto: «Ci tenevo a far conoscere al pubblico questo spazio», precisa Grassi.

«La squadra della prosa compie tre anni e sta crescendo – rimarca il regista Alberto Oliva –. È importante riconoscere questa continuità, grazie anche a Educarte (nelle persone di Danilo Menato e Daniele Geltrudi). Auspichiamo che il prossimo sia un anno di ulteriore crescita». Lo scorso agosto, il lavoro su Goldoni è valso a Grassi e Oliva il premio nazionale “Franco Enriquez” (leggi qui).

Il progetto lirica è partito nel 2021: «Abbiamo avuto ottimi consensi di pubblico e critica con artisti giovani e con mezzi inferiori rispetto a grandi realtà come La Scala – rivela il maestro Marco Beretta –. Quest’anno affronteremo la Tosca per chiudere il centenario della morte di Puccini. Si andrà in scena il 15 dicembre alle 16».
Annunciato anche BA Young, rivolto ai giovani: «In collaborazione con accademia Adads daremo vita a tre appuntamenti – anticipa Beretta –. Il 28 e 29 settembre in piazza San Giovanni si terrà un concerto di aria d’opera; quindi ci sarà una selezione dell’opera Macbeth e del Don Giovanni di Mozart».

A nome di Noemi Bassani, il presidente Galli ha annunciato la rassegna Piccoli applausi con tre spettacoli aperti al pubblico e matinée per scuole dell’infanzia e primarie. «Il teatro ha un forte legame con le scuole. Abbiamo coinvolto e coinvolgeremo ragazzi di elementari e medie. E sono rimasto colpito dalle scenografie degli studenti dell’artistico e dai costumi di quelli di Acof. Il mondo teatrale può offrire occasioni lavorative».

La novità di “Busto in scena”

Come detto, c’è una novità: la gestione degli spettacoli cosiddetti “commerciali” della prossima stagione sarà a cura di AD Management, grazie ad un accordo siglato tra la società dell’amministratore delegato Alessandro De Luigi, il teatro Sociale e la Fondazione Comunitaria del Varesotto. Quaranta gli appuntamenti con “Busto in Scena”: la programmazione partirà il prossimo 18 ottobre e terminerà il 31 maggio 2025. Alcuni nomi: Herbert Ballerina, Debora Villa, Gli Autogol, Massimo Lopez e Tullio Solenghi, Elio, Federico Buffa, I Legnanesi, ma anche Giuseppe Cruciani, Andrea Scanzi, Marco Travaglio.

«Abbiamo puntato su questa collaborazione perché questo teatro è vivo, è un luogo riconosciuto. Spero che potremo portare un valore aggiunto con nuovo pubblico e risorse per la vostra industria culturale», affermano De Luigi e il direttore organizzativo Filippo De Sanctis.
Tutte le informazioni su bustoinscena.it.

«Il cuore del teatro non ha mai smesso di battere»

«È opportuno che i vari generi vengano valorizzati – evidenzia Maurizio Ampollini, presidente della Fondazione Comunitaria del Varesotto –. È lodevole se le formule più commerciali possono rivitalizzare il teatro, con le sue iniziative di alto profilo sociale culturale. Ringraziamo l’amministrazione comunale. Non sarebbe male se ci fosse il supporto di qualche altro soggetto pubblico o privato».

La vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli sottolinea l’importanza della riapertura del Sociale: «L’impegno preso con la città è stato mantenuto grazie a un grande investimento. L’amministrazione continua a sostenere convintamente questo teatro, attraverso una dei principali investimenti sul fronte culturale. Ora l’ambizione è portare il teatro fuori dalla città e la città fuori da “sé stessa”, trainata dalla locomotiva della cultura, presentandoci su altri palcoscenici. Il cuore del teatro non ha mai smesso di battere, ha rallentato e ora che la sala è riaperta, batterà sempre più forte con un’eco sempre più lontana.
La vicesindaco ha ribadito che «la cultura è impresa: è lavoro, competenze, studio, professionalità. Un programma come questo lo evidenzia. È una consapevolezza che deve arrivare al pubblico»

Riccardo Canetta

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