Gusti e consigli del pubblico, compagnie professioniste, vasta gamma di generi, spettacoli di prosa di valore. Queste le linee guida che hanno indirizzato il presidente del teatro Manzoni a Busto Arsizio, Marco Bianchi, e la sua “troupe” a redigere il cartellone della nuova stagione 2024-2025. «Abbiamo seguito le indicazioni del pubblico che suggeriva spettacoli musicali e commedie brillanti – commenta Bianchi – ma anche la nostra linea di spettacoli di prosa di valore, con compagnie del panorama nazionale. Abbiamo programmato uno spettacolo al mese, tre fuori abbonamento. Vengono trattati tutti i generi: prosa, cabaret, musical, balli. Aspettative? Almeno come lo scorso anno: sono spettacoli di qualità».
La rassegna sarà presentata il 22 settembre al teatro Manzoni con una serata del duo Carlo Pastori e Walter Muto dal titolo “Che spettacolo”: chitarra, voce e fisarmonica. Ingresso gratuito.
Il cartellone include nove spettacoli, di cui tre fuori abbonamento.
La rassegna
Ad alzare il sipario saranno i Legnanesi il 3 ottobre con “Guai a chi ruba”. Lo spettacolo è fuori abbonamento: biglietti da 38 a 28 euro. Il palcoscenico di via Calatafimi torna a ripopolarsi il 29 ottobre con Debora Caprioglio e Corrado Tedeschi in “Plaza suite”. Gli attori interpretano in una commedia esilarante tre diverse coppie in tre situazioni differenti. Ancora fuori abbonamento lo spettacolo di Ron “Chi è di scena”, un dialogo tra un cantautore e uno specchio (biglietti da 30 al 20 euro).
La storia dalla Seconda guerra mondiale alle torri gemelle sarà raccontata attraverso le più belle canzoni italiane da “le Bal” in scena il 20 dicembre mentre la difficile e strana convivenza tra due uomini dalle personalità diametralmente opposte da Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia nella “Coppia strana” del 21 gennaio. Lella Costa e Gabriele Vacis riportano poi in scena il 22 febbraio dopo 24 anni il loro Otello e Stivalaccio teatro il 26 marzo presenta uno dei canovacci più rappresentati nella Parigi dei primi del ‘700: un grande omaggio alla commedia dell’arte con “Arlecchino muto per spavento”.
Spetterà poi l’8 aprile a Tullio Solenghi vestire i panni di un piccolo Moliere “alla genovese”, interpretando “Pignasecca pignaverde”, una pièce incentrata su un tema classico del teatro comico: l’avarizia. Cala il sipario il 29 aprile un tributo a Mina con Genny Rospo che in uno spettacolo fuori abbonamento fa rivivere “Mina music story”. (biglietti da 25 al 15 euro).
Abbonamenti
Abbonamenti da 210 euro (poltronissima) a 180 (poltrona), 150 (poltrona ridotta) e 130 euro (galleria). Rinnovi dal 23 settembre al 4 ottobre al botteghino da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19. Stessi orari per la vendita degli abbonamenti nuovi dal 4 ottobre.
Biglietti singoli da 40 a 34, 30 e 27 euro. Riduzione per over 65. In allegato la locandina.
Laura Vignati