“Il ministro Lollobrigida intervenga rapidamente per evitare che il contagio da lingua blu nel settore ovicaprino si allarghi a macchia d’olio nelle regioni del Nord Italia a partire da Lombardia e Piemonte. È a rischio anche l’agricoltura di montagna e di alpeggio.” Così la deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda, vicepresidente della commissione agricoltura.
“Il ministero - prosegue - si attivi subito per le forniture di vaccino per i sierotipi circolanti, ora difficilmente reperibile sul mercato, e si sostengano economicamente gli allevatori. La lingua blu è storicamente presente nelle regioni più calde, con i cambiamenti climatici in atto questo virus si sta diffondendo anche a latitudini dove la malattia non era ancora comparsa. Si metta in campo un piano d’azione, convocando al tavolo associazioni agricole, veterinari di sanità pubblica e regioni, per evitare che anche questo comparto sia messo in ginocchio. Già gli interventi tardivi sulla peste suina africana, ormai arrivata alle porte di Cremona dopo i recenti focolai di Lodi, dimostrano quanto si possa azzerare un intero settore produttivo e bloccare l’export a causa dell’inerzia di intervento. Tra poco si parlerà di made in Italy nei documentari, perché non ci saranno più salumi e formaggi da mettere nel piatto”, conclude.