Quarto Binario, avanti tutta con i lavori. Nell'Alto Milanese l'intervento ha preso forma, mentre in provincia di Varese si attende l'impatto con preoccupazione. Nelle prossime ore si svolgerà un incontro tra sindaci, un ulteriore, e probabilmente ultimo, tentativo di fermare il Raccordo Y ritenuto anacronistico e inutile sia da Busto Arsizio sia da Castellanza (LEGGI QUI, QUI, QUI E QUI).
Qui Busto e Castellanza
L'incontro si svolgerà giovedì sera e riguarderà i primi cittadini coinvolti nell'intervento. Il sindaco di Busto Emanuele Antonelli conferma e non nasconde lo stato d'animo: «Ci proviamo, ma sarà difficile. Sono pessimista». C'è la questione degli espropri di cinque abitazioni, per quanto riguarda il territorio bustocco, «e anche lo sciagurato sottopasso».
Qui Nerviano
I lavori sono progrediti parecchio da agosto (LEGGI QUI) e nei giorni scorsi - come comunicato dal sindaco di Nerviano Daniela Colombo - si è svolto un incontro tra alcuni residenti di via Aosta e l’impresa Notari spa, incaricata da Italferr della realizzazione delle opere per il potenziamento della linea ferroviaria Rho – Arona, IV binario Rho – Parabiago e fermata di Cantone. Da esaminare aspetti progettuali e altri temi su sicurezza dell’area e mobilità.
Un clima definito dalla prima cittadina «di grande collaborazione», in cui «i dirigenti dell’impresa Notari hanno condiviso tempi e modi dell’insediamento del “campo base” che prevede abitazioni temporanee e infrastrutture per il personale addetto ai lavori nonché uffici per impiegati e ingegneri responsabili delle opere e personale di vigilanza del cantiere presenti nell’area H24». Nella stessa comunicazione si sottolineava che erano in corso le opere di smantellamento degli orti comunali, poi la bonifica bellica di rito e l’allestimento del campo con l’inizio dei lavori sulla linea. Ai residenti - prosegue il sindaco nel Milanese - «sono stati forniti i contatti per qualsivoglia informazione/richiesta; ancorché sia stata garantita ampia collaborazione, la flessibilità rispetto all’arretramento dei nuovi binari in area privata e la tipologia delle barriere antirumore che saranno installate sono subordinate al progetto esecutivo e alle norme riguardanti gli espropri già avviati».
L'angoscia di cinque famiglie
A Busto Arsizio, però, le cinque famiglie che vivono nell'area non hanno ricevuto ancora alcuna comunicazione. E l'angoscia cresce: lasciare la casa di una vita, oltre che una profonda sofferenza, non è un'operazione facile. È dunque ancora più importante ricevere certezze al più presto.