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Busto Arsizio | 13 agosto 2024, 13:58

Quarto Binario: «L'avvio dei lavori è illegittimo». Il Comitato Rho-Parabiago sprona anche il Comune di Busto

Mentre nel Bustese tutto tace anche sugli espropri, il cantiere prende forma nel Milanese. Il comitato che si oppone ha coinvolto anche Palazzo Gilardoni: «Intervento urgente da Rfi, Italferr e Ministero per fermare le attività senza la conclusione della verifica ambientale»

L'unico segnale di movimento a Busto lo scorso marzo vicino al ponticello, con tecnici impegnati nelle misurazioni

L'unico segnale di movimento a Busto lo scorso marzo vicino al ponticello, con tecnici impegnati nelle misurazioni

Nel Milanese prende forma il cantiere per il quadruplicamento della Rho-Parabiago di Rfi che prevede anche il famoso raccordo Y  nella zona di Busto. Se l'intervento accelera, così fanno anche le apprensioni e le mobilitazioni sul fronte degli espropri, mentre nel Bustese è sempre il silenzio che regna per ora. Ricordiamo che però l'intervento prevede una tappa anche a Castellanza e a Busto Arsizio: qui un punto interrogativo, in assenza di comunicazioni ufficiali recenti, grava su un gruppo di abitazioni di via Sorrento (LEGGI QUI).  

Il Comitato Rho-Parabiago ha inviato una lettera nei giorni scorsi agli enti locali coinvolti tra cui Busto.

Dentro il progetto

Il progetto prevede - oltre al quadruplicamento della tratta Rho-Parabiago appunto - la realizzazione di un collegamento con l'aeroporto di Malpensa attraverso la bretella tra la linea RFI e la linea Ferrovie Nord Milano, all'altezza della stazione di Busto Arsizio. Ci saranno poi una nuova fermata a Nerviano e l'adeguamento della stazione di Parabiago. 

La lettera inviata anche a Busto

Nei giorni scorsi, come si diceva, è intervenuto il Comitato Rho-Parabiago che ha scritto a una serie di soggetti, tra cui il Comune di Busto Arsizio. Non è ancora pervenuta una risposta dagli enti locali.

«Italferr e le ditte esecutrici hanno iniziato i lavori di cantierizzazione per il progetto di potenziamento Rho-Parabiago - ha detto - Segnaliamo che questo inizio lavori è l'ennesimo atto illegittimo di un'opera illegittima, in quanto non è ancora stato completato il progetto esecutivo ed espletata la verifica di ottemperanza alle prescrizioni del Ministero dell'Ambiente. Pertanto, nessuna attività operativa può iniziare prima che sia stata espletata questa fase di verifica». Si è allegata la lettera inviata a tutti i Comuni della tratta interessata chiedendo «con forza un intervento urgente presso Rfi, Italferr e Ministero dell'Ambiente per fermare le attività in corso e impedire che qualsiasi attività operativa venga effettuata prima che tutta la progettazione e le verifiche ambientali prescritte siano concluse».

Con un'ulteriore affermazione: «Il ritardo delle attività di progettazione esecutiva rispetto ai tempi previsti (dovuto alle gravi lacune e criticità del progetto definitivo che da sempre abbiamo evidenziato) e la fretta di fare i lavori per non perdere i finanziamenti del Pnrr (per un'opera che comunque è evidente che non potrà mai essere completata entro il 2026 come prevede il Pnrr) non possono giustificare che Rfi e Italferr inizino i lavori bypassando le procedure e le prescrizioni ambientali».  

Le voci dal Bustese

Il consiglio comunale di Busto Arsizio aveva già tuonato compatto contro l'opera lo scorso novembre (LEGGI QUI). Busto si era già mossa con Castellanza, altrettanto fermamente contraria per evitare l'opera. Come ha ribadito recentemente la vicesindaco Cristina Borroni (LEGGI QUI).

Files:
 Richiesta di intervento urgente per fermare inizio lavori ILLEGITTIMO (228 kB)

Redazione

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