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Gallarate | 18 luglio 2024, 13:07

Cassano Magnago, i cittadini per il no al Polo dell’Infanzia fondano il comitato “Via Lazio R4”. E scrivono al prefetto

Quanti si oppongono alla realizzazione di un nuovo plesso nell’area verde hanno scelto un’intitolazione che fa esplicito riferimento al rischio idraulico: «È possibile peggiorare il rischio con un progetto finanziato dal PNRR?»

La recinzione che delimita l'area cantiere in via Lazio

La recinzione che delimita l'area cantiere in via Lazio

Nasce il comitato spontaneo “Via Lazio R4”. I cittadini che si oppongono alla realizzazione del nuovo polo 0-6 anni a Cassano Magnago (il confronto/scontro con l’Amministrazione comunale va avanti da tempo, vedi anche QUI) hanno scelto un nome che sintetizza due punti fondamentali della loro posizione. Via Lazio è, come noto, quella che lambisce l’area scelta per l’edificazione della struttura. “R4” è sigla che indica il rischio idraulico elevato. Mentre sono in corso contatti per trovare un legale che affianchi il comitato, i cittadini hanno deciso di scrivere al prefetto per sottoporgli dubbi e interrogativi. «Con il nuovo Polo per l’Infanzia il numero delle persone presenti in aree con rischio idraulico molto elevato aumenterà di alcune centinaia» affermano. Chiedono, inoltre, «…se sia ammissibile un finanziamento del PNRR di 4.225.000 di euro per opere la cui presenza sul territorio induce un aggravamento del rischio». Contestano, infine, la scelta di «…un’area a verde di urbanizzazione secondaria e, come tale, non edificabile» oltre che la convocazione della Commissione Territorio con all'ordine del giorno, fra l'altro, la Variante Puntuale al Piano dei Servizi del P.G.T., Aggiornamento della Componente Geologica, Idrogeologica e Sismica – Approvazione. Di seguito, la lettera integrale, scritta prima della citata commissione.

Egregio signor Prefetto, siamo un gruppo di residenti di via Lazio, in Cassano Magnago, fortemente preoccupati per l’iniziativa intrapresa dalla nostra Amministrazione Comunale per realizzare, sulla nostra via, un nuovo “Polo per l’infanzia” con 4.225.000 di euro dei fonti provenienti dal PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza).

I motivi della nostra preoccupazione sono molteplici e due di questi di particolare importanza. Innanzitutto c’è il problema dell’aggravamento delle condizioni di rischio idraulico sia nella zona scelta per il nuovo Polo dell’infanzia che in tutto il territorio circostante, nella fascia di 150 m dal torrente Tenore e oltre, che mette a repentaglio l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana.

Infatti, questa porzione di territorio si trova all’interno di una delle tre aree della Provincia di Varese classificate come Aree a Rischi Significativo di Alluvioni (ARS) o Area of Pontential Signficant Flood Risk (APSFR) dall’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po (adbpo) e dalla Regione Lombardia, nell’ambito del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA) in ottemperanza alla Direttiva Europea 2007/60/CE, attuata in Italia con il Decreto Legislativo N°49 del 23/02/2010. Si tratta dell’Area Regionale Lombarda n°10 (RL10) che è interessata dal torrente Tenore nei comuni di Cassano Magnago, Fagnano Olona e Cairate. All’interno di quest’area, nella sola Cassano Magnago, sono state identificate, prima ancora della realizzazione del nuovo Polo per l’Infanzia, ben 1324 persone che risiedono in zone con classe di rischio idraulico R4 o molto elevato (la più pericolosa).

In presenza di una classe di rischio R4 è infatti possibile la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, danni gravi a edifici e infrastrutture con inagibilità degli stessi, la distruzione delle attività socio-economiche e danni rilevanti al patrimonio ambientale. Come riferimento si veda, oltre al documento relativo alla specifica area a rischio significativo RL10 (http://www.adpo.it/PDGA_Documnenti_Piano/Progetto_Piano/Relazioni_di_Piano/Parte_5A/Relazioni_Regioni5A%20Regione%20Lombardia.pdf) anche le mappe della pericolosità e del rischio idraulico sul geoportale della Regione Lombardia (htpps://www.geoportale.regione.lombardia.it/ - Direttiva Alluvioni 2007/60/CE-PGRA vigente).

Con il nuovo Polo per l’Infanzia il numero delle persone presenti in aree con rischio idraulico R4 molto elevato aumenterà di alcune centinaia di persone comprendendo sia i bimbi da 0 a 6 anni che gli educatori ed accompagnatori. Di fatto, anche se uno degli obiettivi del PNRR è quello di mettere in sicurezza le persone che attualmente vivono nelle aree a rischio idraulico, con la realizzazione del nuovo Polo per l’Infanzia nell’area di via Lazio scelta dall’Amministrazione Comunale, si otterrebbe un risultato del tutto contrario.

Ci chiediamo, e Le chiediamo, se sia ammissibile un finanziamento del PNRR di 4.225.000 di euro per opere la cui presenza sul territorio induce un aggravamento del rischio idraulico. A nostro parere, pur essendo ricompreso nella Missione 4 del PNRR (Istruzione e Ricerca), questo finanziamento è in contrasto con gli obiettivi della Missione 2 del PNRR (Rivoluzione verde e Transizione ecologica) che prevedono di contrastare il dissesto del territorio. Infine, non può essere trascurato il fatto che l’area verde (2719 mq) su cui si prevede di realizzare il nuovo Polo per l’Infanzia è un’area interna al perimetro del Piano di Lottizzazione N°16 di Cassano Magnago che è stata obbligatoriamente ceduta dalla società “Costruzioni residenziali S.r.l.” al Comune quale verde pubblico per il soddisfacimento degli standard urbanistici. Ciò è quanto risulta dall’Art. 5 Cessione di aree per urbanizzazione secondarie – della Convenzione di lottizzazione P.L. N°16 sottoscritta presso il notaio Favuzza il 03/03/1995 (n°637426, repertorio 31835 della raccolta di Cassano Magnago a seguito della Delibera del Consiglio Comunale N°113/2002), confermata dalla successiva modifica di convenzione urbanistica redatta presso il notaio Marco Novara il 24/07/2003 (repertorio N° 43330, raccolta N°13918).

Da quanto sopra riportato, in assenza di ulteriori atti pubblici che ne abbiano cambiato la destinazione urbanistica, l’area in esame rimane area a verde di urbanizzazione secondaria e, come tale, non edificabile.

I lavori di disboscamento di quest’area, già eseguiti nel Maggio 2024, propedeutici alla realizzazione dell’opera, rimangono di dubbia regolarità, sono già intervenuti i Carabinieri Forestali, dopo il loro interventi, non è dato sapere, dagli scriventi, l’esito delle indagini. Mercoledì 17 alle ore 20:00, presso il Comune di Cassano Magnago è prevista la Commissione Territorio, nella quale verrà portato, tra gli altri, il seguente punto all’O.d.G.:

- Variante Puntuale al Piano dei Servizi del P.G.T., Aggiornamento della Componente Geologica, Idrogeologica e Sismica – Approvazione.

Si segnala che i Consigli Comunali e le Commissioni Consiliari, dal 15 luglio di ogni anno, fino al 1° settembre, possono essere convocati solo per le Urgenze, Art.23 Comma 1 del Regolamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni, a noi questa non sembra una Convocazione d’Urgenza.

In conclusione, Le chiediamo la cortesia di verificare l’ammissibilità del finanziamento del PNRR per un’opera che aggrava il rischio idraulico del territorio circostante e costituisce un potenziale pericolo per i bimbi stessi, ospiti del nuovo Polo per l’Infanzia, così come la regolarità del cambio di destinazione d’uso da Area a Verde Pubblico ad Area Edificabile.

S.T.

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