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Valle Olona | 02 luglio 2024, 08:30

VIDEO/AUDIO - Rumore a Castellanza, logorio continuo: residenti e Pd chiedono una soluzione

I cittadini tornano a sollevare la questione delle emissioni acustiche, delle basse frequenze e delle connesse vibrazioni nell'area vicina al comprensorio ex Montedison. Il Pd locale li affianca: «Proviamo ad affrontare il problema insieme». La società che lavora nell'impianto ha sottolineato, in passato, il rispetto dei limiti previsti

Nella foto piccola, gli esponenti Pd Bettoni e Dell'Acqua

Nella foto piccola, gli esponenti Pd Bettoni e Dell'Acqua

Un passante distratto potrebbe non farci caso. Probabilmente percepirebbe un fastidio momentaneo, destinato ad affievolirsi allontanandosi dalla fonte. Ma il rumore c’è, eccome. Assomiglia vagamente a quello di un elicottero in volo, un po’ più cupo. A Castellanza, in via Pomini, dove alcuni residenti della zona che tocca anche i comuni di Olgiate Olona e Busto Arsizio, rione Buon Gesù, hanno dato appuntamento alla stampa nella serata di lunedì 1 luglio, garantiscono: «Oggi va già bene, spesso è peggio. E gli effetti nelle case, con le vibrazioni prodotte dalle basse frequenze, possono essere impressionanti».

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Affiancati dagli esponenti del Partito Democratico castellanzese Gianni Bettoni e Alberto Dell’Acqua, i cittadini riepilogano i disagi che patiscono, da oltre un anno, vicino al comprensorio ex Montedison. In sintesi: un rumore proveniente dall’area raggiunge le loro abitazioni, a orari e con durate variabili. Le basse frequenze finiscono col risultare snervanti, soprattutto quando proseguono per diverse ore, influenzando le attività quotidiane e, in alcuni casi, producendo vibrazioni negli ambienti domestici.

Un impatto sulla qualità di vita riconosciuto, e stigmatizzato, da molti, visto che la petizione con cui l’avanguardia degli scontenti chiede lo stop alle attività nell'impianto ha raccolto oltre 400 firme. Le testimonianze si accavallano. «A casa mia tremano porte, finestre e infissi». «Io sento le vibrazioni anche accostando l’orecchio alla parete della camera da letto». «È capitato che il problema iniziasse di mattino presto e proseguisse fino a mezzanotte circa. Ieri è terminato all’una e diciotto del mattino». «Io dovrei lavorare in modalità smart, a casa, più volte a settimana. Non ce la faccio. Con quel rumore è impossibile». Peggio ancora: «Sto valutando la possibilità di cambiare casa. E a questo punto il problema diventa: a chi vendo la mia? Quanto incide questa situazione sul valore della mia proprietà?».

Se il cahier de doléance è noto (vedi, per esempio, QUI), Ime Power sostiene la correttezza della propria attività, a partire da emissioni acustiche rispettose dei limiti stabiliti per impianti come quello castellanzese. Sarebbero quattro, finora, i rilievi effettuati, tra privati e Arpa. Si attendono i risultati del più recente.

«Noi, intanto, – affermano Bettoni e Dell’Acqua - vogliamo contribuire a tenere accesi i riflettori su questa vicenda. Da troppo tempo il disagio esiste e non trova soluzioni né miglioramenti. Nonostante un interessamento delle istituzioni che, va riconosciuto, c’è stato. Al di là di misurazioni e parametri, chiunque passi da queste parti quando il fenomeno si presenta lo avverte. Tante persone sono esasperate».  E gli esponenti Pd provano a far passare una filosofia che appiani contrasti e irrigidimenti: «Qui non si tratta di andare contro qualcuno. Qui si tratta di trovare, insieme, una soluzione. Per il bene di tutti».

Stefano Tosi

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