Una collisione drammatica tra Max Verstappen e Lando Norris ha consegnato a George Russell e alla Mercedes una vittoria in Formula 1 che mancava da un anno e mezzo, in un emozionante Gran Premio d'Austria.
Verstappen aveva dominato senza ombra di dubbio i primi due terzi della gara, con un vantaggio di otto secondi su Norris. Tuttavia, un infelice lungo stint di metà gara su gomme dure (poco gradite al pilota olandese) e un pitstop finale inaspettatamente lento, con un problema con il pneumatico posteriore sinistro che ha inizialmente rifiutato di rilasciarsi, hanno costretto Verstappen di rientrare in pista appena davanti a Norris.
La McLaren di Norris è entrata rapidamente nella zona DRS della Red Bull, e così è iniziata una serie di attacchi incessanti, con i commenti via radio dei due piloti che diventavano sempre più tesi a ogni giro. Fino a questo weekend in due piloti si professavano grandi amici, dopo questa gara e i commenti poco carini, durante il duello e nel post-gara, la questione è tutta da rivedere.
Con 12 giri al termine, un bel tentativo di Norris gli ha permesso di prendere la testa alla curva 3. Tuttavia, finendo largo sullo spazio di fuga, ha subito dovuto restituire la posizione a Verstappen. Questo momento si è rivelato essere la quarta infrazione dei limiti della pista per Norris, il che gli è costato una penalità di cinque secondi, ma la battaglia è continuata senza pause.
Al successivo affiancamento, è stato Verstappen a mantenere la posizione correndo largo. Poi è arrivato il contatto: un lieve tocco delle ruote ha provocato forature a entrambe le vetture, costringendole a uscire di pista prima di continuare una strana battaglia ruota a ruota lungo la discesa verso curva quattro, con entrambe le auto visibilmente danneggiate. Pericoloso l’atteggiamento di Max che, nonostante i danni della sua Red Bull e della McLaren, ha chiuso palesemente Norris spingendolo sul prato con l’auto danneggiata.
Norris e il suo box hanno giudicato il danno alla McLaren come troppo grave e hanno optato per il ritiro ai box, mentre Verstappen è riuscito a rientrare e finire quinto. I commissari di gara hanno ritenuto il campione del mondo colpevole dello scontro e gli hanno applicato una penalità di 10 secondi, che tuttavia non ha influenzato il suo risultato finale. Lando è apparso molto nervoso, deluso e palesemente arrabbiato con l’olandese. Sarà molto interessante capire con che spirito tornerà in pista a Silverstone per il GP di casa il pilota McLaren.
Tranne un iniziale duello con il compagno di squadra Lewis Hamilton, Russell è stato chiaramente il migliore tra gli altri piloti dietro a Verstappen e Norris per tutta la gara, trovandosi perfettamente posizionato per cogliere l’occasione d’oro scatenata dallo scontro Verstappen-Norris e conquistare una vittoria che può esaltare il morale del team di Brackley.
Interessante la situazione del compagno di squadra di Norris, Oscar Piastri, che da un certo punto di vista ha tutte le ragioni per sentirsi defraudato. Una controversa penalità per i limiti della pista in qualifica lo ha retrocesso dalla terza alla settima posizione in griglia. Nonostante questo ha combattuto bene, superando Charles Leclerc al primo giro, con una manovra al limite ma giudicata come un contatto di gara dagli stewardnonostante un contatto che ha danneggiato l'ala anteriore della Ferrari. L’australiano ha superato Hamilton nel momento opportuno e ha poi attaccato Carlos Sainz durante il finale digara, guadagnando così la seconda posizione finendo a soli 1,9 secondi da Russell.
La Ferrari di Carlos Sainz Jr ha completato il podio, con Hamilton quarto distante dopo una gara caratterizzata da una penalità per aver oltrepassato la linea di ingresso dei box al suo primo pitstop con una scivolata selvaggia. Risultato che salva parzialmente il weekend Ferrari, che ha visto Charles Leclerc avere problemi in Sprint Qualifying, in qualifica ieri (errore abbastanza clamoroso il suo) e in partenza oggi (sandwich con Piastri e Perez). La SF-24 è palesemente in difficoltà, chiaramente quarta vettura dietro McLaren, Red Bull e Mercedes. Abbiamo già parlato da queste colonne del problema del carico aggiuntivo generato dal nuovo pacchetto aerodinamico, che non riesce ad essere gestito correttamente dal sistema sospensivo. Risultato: porpoising, bottoming… chiamatelo come volete, ma la sostanza è che la saltella pesantemente nelle curve veloci facendo perdere tantissimo tempo ai piloti. Il problema non sarà facilissimo da risolvere, aspettiamoci prestazioni simili anche a Silverstone tra una settimana per il GP di Gran Bretagna.
Nella gara degli altri, la Haas ha realizzato una prestazione eccezionale, guadagnando punti con entrambe le vetture di Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen in sesta e ottava posizione rispettivamente, ingaggiando in battaglia nientemeno che la Red Bull di Perez.
Il prossimo weekend si torna nuovamente in pista, per il terzo GP di fila, quello di Gran Bretagna.
Di seguito i risultati del GP d’Austria:
1 Russell (Mercedes)
2 Piastri (McLaren)
3 Sainz (Ferrari)
4 Hamilton (Mercedes)
5 Verstappen (Red Bull)
6 Hulkenberg (Haas)
7 Perez (Red Bull)
8 Magnussen (Haas)
9 Ricciardo (RB)
10 Gasly (Alpine)
11 Leclerc (Ferrari)
12 Ocon (Alpine)
13 Stroll (Aston Martin)
14 Tsunoda (RB)
15 Albon (Williams)
16 Bottas (Sauber)
17 Zhou (Sauber)
18 Alonso (Aston Martin)
19 Sargeant (Williams)
DNF Norris (McLaren)
Lorenzo Pisani, Loris Sironi e Stefano Sandrini